Giunta Oristano condanna guerra in Ucraina e sostiene gli aiuti
Altresì, impegna in Sindaco e la Giunta, oltre ai rappresentanti del. nostra Sardegna, a sollecitare il Governo Italiano:. affinché ogni sforzo diplomatico venga posto in essere per promuovere. e facilitare la cessazione immediata delle ostilità;. a condannare con ogni misura ed in ogni sede internazionale l’unilaterale. aggressione militare perpetuata ai danni dell’Ucraina;. a richiedere che l’Europa e gli Stati membri coordinino un intervento. (Sardegna Reporter)
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Social Video 13 minuti In piazza per dire "no" alla guerra in Ucraina. Manifestazioni in tutta Italia, sabato e domenica, contro l'invasione russa in Ucraina. ".Nel Video le immagini della piazza e i discorsi delle autorità (AndriaViva)
Al sit-in (foto di Claudio Desimoni) non ha preso parte il Pd cittadino, come spiega il segretario Rapisardo Antinucci: "Sullo striscione che campeggiava sotto il palco si leggeva 'No alla Russia no alla Nato': una insensata presa di posizione di neutralità tra gli aggressori e gli aggrediti. (Il Piccolo)
La gravissima decisione della Russia di riconoscere l'indipendenza delle Repubbliche secessioniste del Donbass è un atto d'imperio che apre la strada a pericolose avventure militari. Come cittadine e cittadini europei che scelgono la pace non vogliamo essere sovrastati da schieramenti contrapposti (UdineToday)
“Siamo un popolo coraggioso che sta lottando per la libertà, è importante avere la pace nel mondo. Oggi, nel Paese ad est dell’Europa, ci sono tante persone senza colpe che stanno soffrendo a causa della guerra. (StrettoWeb)
Presenti anche le bandiere delle associazioni, fra cui l’associazione pacifista Donne in Nero. Foto 3 di 4. . . . Foto 3 di 11. . . . . . . . . . . Cgil, Cisl, Uil esprimono “piena solidarietà al popolo, alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Ucraina. (ravennanotizie.it)
Sabato, invece, il grande corteo per la pace dal Castello a piazza del Duomo, con circa trentamila partecipanti Al presidio in via Mercanti hanno preso la parola numerosi ucraini ed anche alcuni politici e giornalisti milanesi, oltre a cittadini di altri paesi. (MilanoToday.it)