Coronavirus, farmacie in prima linea. Federfarma Taranto spiega le iniziative

La ringhiera INTERNO

La rapidità del contagio, , è stata più veloce di qualsiasi misura precauzionale.

Una di queste iniziative è stata realizzata per facilitare l’accesso al farmaco, con l’avvio in Puglia e in tutte le altre regioni, della ricetta elettronica dematerializzata.

“Purtroppo – coninua Brescia – in occasione di questa epidemia da Covid19, diffusasi in maniera così rapida e generalizzata, le Farmacie hanno avuto enormi problemi nell’approvvigionarsi dei dispositivi di protezione individuale. (La ringhiera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Un tempo neanche troppo lontano ogni farmacia aveva in dotazione almeno una decina di bombole, poi una disposizione di legge ha modificato tutto. Il giorno dopo altre decine di pazienti, soprattutto da Nembro, si sono presentate da noi con febbre alta e congiuntivite». (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

«A volte i pazienti vengono qui agitatissimi, irriconoscibili per noi che li conosciamo da tanti anni, articolano male le parole e sono in preda a stati di ansia, fanno domande in continuazione. Sono giorni davvero mai visti prima: i nostri pazienti vengono col giornale sotto braccio, passano a ritirare i farmaci, fanno una piccola spesa e poi vanno a casa». (Il Messaggero)

Ci spiace dirlo, perché siamo consapevoli dello sforzo enorme che le istituzioni stanno sostenendo in questo momento e gliene siamo grati. "Insulto ai farmacisti". “Ma lo riteniamo anche un insulto alla categoria dei farmacisti, che sono invece in prima linea in questa battaglia, che è di tutti. (BolognaToday)

Non è possibile vedere arrivare tutta questa gente per fare delle richieste non stupide, ma non urgenti”. Il dottor Vola ha concluso il video in maniera inequivocabile: “Iniziamo a fare la conta dei nostri pazienti, amici, clienti ricoverati e positivi, in difficoltà, malati. (La Nuova Provincia - Asti)

È quanto afferma Giancarlo Tagliaferri, consigliere di Fratelli d’Italia, a proposito delle disposizioni emanate dalla Regione che affidano al volontariato la consegna dei farmaci solitamente ritirati nelle farmacie ospedaliere. (IlPiacenza)

È l'allarme lanciato dalla Cisl Medici Lazio. “Alcune farmacie ospedaliere non hanno potuto usufruire di scorte adeguate, non solo per supportare in modo fattivo e tempestivo le improvvise carenze ne reparti afferenti, ma anche per proteggere lo stesso personale impiegato nelle Farmacie ospedaliere (farmacisti dirigenti, amministrativi, addetti alla movimentazione merci) – lamenta il sindacato -. (Il Caffè.tv)