Peskov: " Pace solo dopo che l'Ucraina avrà accettato le richieste russe".

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Secondo il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov si potrà procedere alla redazione di un piano di pace solo dopo che da Kiev soddisferanno tutte le richieste di parte russa.Nel frattempo in Ucraina si sta svolgendo presso il tribunale distrettuale di Lychakiv di Leopoli un'udienza a porte chiuse dove ad essere giudicato è l'oligarca filorusso Viktor Medvedchuck con l'accusa di tradimento e di aver tentato di saccheggiare la proprietà nazionale

Secondo il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov si potrà procedere alla redazione di un piano di pace solo dopo che da Kiev soddisferanno tutte le richieste di parte russa. (Trapani Oggi - Notizie di cronaca, politica, attualità Trapani)

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Non cedere a una cattiva pace per stanchezza. Johnson: dobbiamo evitare il disastro di una cattiva pace. “Il futuro del mondo – aggiunge in una lunga intervista al Corriere della Sera – dipende dal mantenere una forte, robusta posizione sull’Ucraina. (Secolo d'Italia)

"C'è il rischio di una stanchezza sull'Ucraina, che la gente non riesca a vedere che questa è una battaglia vitale per i nostri valori, per il mondo. E dunque sì, c'è una stanchezza, ma è qualcosa che dobbiamo affrontare, dobbiamo continuare a perorare la causa col nostro elettorato e le nostre popolazioni (La Provincia di Cremona e Crema)

“Crediamo che si debbano aiutare gli ucraini a ottenere una capacità di resistenza strategica, devono continuare ad andare avanti – aggiunge -. Il territorio ucraino deve essere restaurato, almeno nei confini prima del 24 febbraio, la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina devono essere protette. (Quotidiano di Ragusa)

Ma non possiamo essere più ucraini degli ucraini, è la loro crisi, loro devono decidere cosa vogliono fare. Il territorio ucraino deve essere restaurato, almeno nei confini prima del 24 febbraio, la sovranità e la sicurezza dell'Ucraina devono essere protette. (Gazzetta di Parma)

Johnson ha quindi sostenuto la necessità che la sovranità ucraina sia ripristinata sul territorio “almeno nei confini prima del 24 febbraio”, aggiungendo che “il futuro del mondo dipende dal mantenere una forte, robusta posizione sull’Ucraina” Lo ha affermato il primo ministro britannico, Boris Johnson, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera ed altri quotidiani europei alla vigilia del G7 e del vertice Nato. (CremonaOggi)

“Crediamo che si debbano aiutare gli ucraini a ottenere una capacità di resistenza strategica, devono continuare ad andare avanti – aggiunge -. Ma non possiamo essere più ucraini degli ucraini, è la loro crisi, loro devono decidere cosa vogliono fare. (Corriere dell'Umbria)