Fastweb, smart working fino a giugno 2022 (ma a scegliere sarà il dipendente)

Corriere della Sera ECONOMIA

Hanno infatti la possibilità di ricorrere allo strumento dello smart working per tutti i giorni lavorativi, decidendo in giornata se recarsi in ufficio o lavorare da remoto.

Segno che l’azienda aveva già interesse a favorire la conciliazione dei tempi casa e ufficio prima dell’emergenza pandemica

Fastweb ha deciso di prorogare il lavoro da remoto fino a giugno 2022.

Smart working sì ma a discrezione del lavoratore. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

In questo quadro l’Osservatorio ha redatto un accordo interconfederale sul lavoro agile, di cui ha illustrato le caratteristiche durante il convegno. Intanto si avvicina la deadline della procedura semplificata per il ricorso allo smart working, a fine aprile. (CorCom)

Alcune aziende hanno già firmato accordi con i sindacati: Fastweb, per esempio, ha prorogato lo smart working sino a giugno 2022 Covid, lo stato di emergenza finirà il 30 aprile: lo smart working va verso la proroga. (QuiFinanza)

leggi anche Smart working: diritto alla disconnessione per i genitori con figli in Dad. Smart working e diritto alla disconnessione: cosa chiede la Risoluzione UE. Di smart working e diritto alla disconnessione potremmo sentirne parlare a lungo specie dopo l’approvazione della Risoluzione da parte del Parlamento europeo a gennaio di cui abbiamo detto (Money.it)

Una gestione basata sulle performance e focalizzata sui risultati e non sulla presenza in sede. Grazie al cambiamento impresso alla propria cultura organizzativa, Fastweb nel corso dell’ultimo anno non ha registrato impatti negativi sull’operatività e ha in ogni momento garantito la piena conciliazione tra sicurezza delle proprie persone e performance di servizio per i propri stakeholder: i clienti, le istituzioni, gli azionisti (CorCom)

La tecnologia è soltanto uno strumento: senza una nuova cultura organizzativa e del lavoro serve a poco e a nulla 3' di lettura. (Il Sole 24 ORE)

Anche nel Bresciano migliaia di persone hanno cominciato a lavorare da casa e, sebbene non con le percentuali di questi ultimi mesi, sembra ormai un acclarato che il cosiddetto «smart working» sarà molto più utilizzato che in passato anche ad emergenza conclusa, come testimoniano i dati resi noti dal Centro studi di Confindustria Brescia, secondo cui il lavoro «agile» ha trovato casa nel 75% delle aziende bresciane durate il lockdown e quattro imprese su dieci continueranno ad utilizzarlo anche dopo la fine dell’emergenza. (Brescia Oggi)