Ha senso infettare giovani sani per velocizzare il vaccino contro Covid-19?

Wired Italia SALUTE

Uno degli step più importanti, e time consuming, dei trial per i nuovi vaccini riguarda la raccolta di dati sulla sicurezza.

E sperimentarlo su giovani in salute non fornirebbe dati molto affidabili in questo senso.

In questo modo si potrebbero verificare velocemente sicurezza ed efficacia del vaccino, e raccogliere dati preziosi sull’evoluzione clinica di covid in un setting controllato.

Cosa succederebbe se uno dei giovani volontari di un human challenge trial finisse per ammalarsi gravemente, o ancor peggio per morire?

E rischieremmo di trovarci magari con un vaccino efficace, e ampie fette della popolazione che rifiutano di utilizzarlo. (Wired Italia)

Ne parlano anche altre fonti

Il progetto di sviluppo del vaccino è sostenuto dal Ministero della Ricerca con il Cnr e dalla Regione Lazio. Sono ormai quasi 200 i vaccini in fase di sviluppo nel mondo per cercare di contrastare la pandemia di Sars-CoV2. (Avvenire)

Covax 19 è il primo candidato australiano che ha superato le sperimentazioni della fase 1, ed è stato sviluppato dall’Università Flinders di Adelaide. Secondo quanto riporta l’Ansa, si tratta di risultati positivi in quanto durante i test di fase 1 il vaccino è efficacemente generato una risposta immunitaria in sicurezza. (Virgilio Notizie)

(Teleborsa) - Segnali di speranza arrivano dall'Australia sul fronte del vaccino contro il Covid-19. Sono infatti risultati positivi i primi test sull'uomo del vaccino Covax 19 contro il nuovo coronavirus. (Il Messaggero)

L’arruolamento degli anziani si concluderà nella prima settimana di novembre e i primi risultati arriveranno entro la seconda settimana di dicembre. La Coorte degli anziani verrà avviata solo dopo i primi risultati positivi sul gruppo degli adulti. (Corriere della Sera)

Di solito occorrono tra i 15 e i 20 anni per mettere a punto un vaccino, in questo caso si parla di un anno o un anno e mezzo. Non dimostra nulla sulla potenziale efficacia di questo vaccino”, ha affermato Marie-Paule Kieny, ricercatrice di vaccini presso INSERM di Parigi, citata da Nature il 31 luglio. (Quotidiano Sanità)

Nessuno dei 40 volontari coinvolti nella prima fase ha sviluppato effetti collaterali significativi o febbre e, se Covax-19 supererà la seconda fase di studio, Vaxine dovrebbe arruolare fino a 50.000 volontari in tutto il mondo per la terza fase di sperimentazione. (Corriere Adriatico)