Censura cinematografica abolita in Italia, nasce la classificazione dei film

La censura cinematografica che “consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti ”, non esiste più. Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha firmato il decreto ministeriale con cui “istituisce la Commissione per la classificazione delle opere cinematografiche presso la Direzione generale cinema del Ministero della Cultura”. Questa Direzione avrà il compito di “ verificare la corretta classificazione delle opere cinematografiche da parte degli operatori”, ma non di impedirne l’uscita nelle sale. (Sputnik Italia)

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Così saremo liberi di vedere film in cui lui&lui pagano la donna indiana o ucraina per avere il marmocchio dei loro sogni, però non potremo protestare contro una pratica obbrobriosa Cosa questo voglia dire all’atto pratico non è ancora chiarissimo, ma il succo è quello: non si vieta più, si “classifica”. (Tempi.it)

Nei decenni passati gli interventi della censura avvenivano addirittura in fase di sceneggiatura o di riprese Secondo Nicola Borrelli, direttore della Direzione generale, “saranno i produttori o i distributori ad autoclassificare l’opera cinematografica, alla commissione il compito di validare la congruità”. (Wired.it)

«Abolita la censura cinematografica, definitivamente superato quel sistema di controlli e interventi che consentiva ancora allo Stato di intervenire sulla libertà degli artisti». E così torna alla mente il processo e il rogo di Ultimo tango a Parigi di Bernardo Bertolucci, il caso più eclatante di censura – correva l’anno 1972 – subita da una pellicola. (Rolling Stone Italia)

Censura cinematografica – Dario Franceschini ha firmato il decreto per l’abolizione definitiva in Italia. La censura cinematografica è la possibilità, da parte dello Stato, di intervenire sulle opere cinematografiche, apportando modifiche oppure vietandone l’uscita. (Team World)

Non è più previsto, fa sapere una nota, il divieto assoluto di uscita in sala né di uscita condizionata a tagli o modifiche. (Today.it)

Ma la novità è che ora un dodicenne accompagnato da un genitore potrà vedere un film vietato ai 14 e un sedicenne uno vietato ai 18. D'altro canto la notizia è importante perché attesa dal 2016 quando la sua importante Legge Cinema annunciava proprio queste misure. (ilGiornale.it)