Bollette insostenibili, un Ristorante deve pagare 4 mila euro

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Pizza a 10 Euro se no chiude!

"Mettere una pizza Margherita a 10 euro e passare da ladro, aggiunge, o chiudere l'attività".

Bollette insostenibili, un Ristorante deve pagare 4 mila euro.

L'uomo, Alberto Rovati, titolare della pizzeria 'Funky Gallo' si è ritrovato da pagare una bolletta dell'energia elettrica da 4 mila euro per il mese di luglio.

"La stessa bolletta lo scorso anno, per lo stesso periodo, era di 1. (iLMeteo.it)

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L’intervista al titolare del «Funky Gallo» di Casalmaggiore (Cremona) che ha avuto l’idea della singolare protesta. Ha scatenato un acceso dibattito l’originale protesta di Alberto Rovati, titolare della pizzeria «Funky Gallo». (Corriere TV)

Roncadello, frazione di Casalmaggiore, in provincia di Cremona: fuori dalla pizzeria Funky Gallo compare un cartello. Fonte foto: ANSA. “Non vendo la pizza a 10 euro, non sono Briatore”. “Non venderò la pizza a 10 euro, non sono mica Flavio Briatore (Virgilio Notizie)

Nei giorni scorsi, in una pizzeria di Roncadello, vicino al confine con la provincia mantovana, è stata esposta in vetrina la bolletta dell’energia elettrica consumata dall’attività nel il mese di luglio, che ammonta a 4.058 euro. (La Gazzetta di Mantova)

“Ho esposto la bolletta della luce perché è la più eclatante – ha aggiunto – Poi ci sono gas e tutte le forniture essenziali. Abbiamo fatto un rapido calcolo: se prima potevamo servire una margherita a 5-6 euro, adesso dobbiamo passare al rialzo (QuiFinanza)

Per il momento la pizzeria non ha aumentato i prezzi: «Una Margherita con prodotti di qualità, tutti italiani, costa 8 euro, ma a settembre sarà inevitabile un ritocco, anche solo dell’8%». Lino Stoppani, presidente di Epam: «Dieci euro per una margherita mi sembra un prezzo altissimo perché credo di pagare solo la materia prima. (Corriere Milano)

A Roncadello, nel Cremonese, un ristoratore ha messo in vetrina la bolletta dell'energia per giustificare l'aumento dei prezzi. Il ristoratore dice di averla ricevuta domenica scorsa, e di aver pensato subito di esporla «non per spaventare i clienti, ma per lanciare un messaggio, che così non si può andare avanti» (Alto Adige)