Referendum per l'abolizione della caccia. La posizione della LAV

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LAV INTERNO

La posizione della LAV. La LAV è da sempre contraria alla caccia e convinta che un percorso referendario, seriamente e responsabilmente programmato, può essere una opportunità da sfruttare per raggiungere l’obiettivo.

Già questo è un elemento che introduce una forte criticità, innescando una sorta di concorrenza che giocoforza graverà sui due fronti in termini di firme raccolte.

Il 1° luglio scorso sono state avviate le raccolte firme per la presentazione di referendum contro la caccia, proposti con testi differenti da due diversi comitati. (LAV)

La notizia riportata su altre testate

Qualcuno si spinge oltre: “Voglio poter disporre liberamente della mia vita e della mia morte senza interferenze dello Stato o della religione”. “Dovrebbe muoversi il Parlamento, ma la politica è spesso lontana dalla vita reale, e allora è giusto provarci con l’iniziativa popolare”. (Il Fatto Quotidiano)

La politica sono 37 anni che non fa nulla, facciamolo noi cittadini. Faccio un appello agli avvocati, perché si mettano a disposizione per autenticare le firme, e alla ministra Cartabia, affinché tolga il veto a raccogliere le firme in modo digitale ora che i contagi stanno risalendo” (Il Fatto Quotidiano)

“Dal punto di vista politico, – dice – la posizione dell’amministrazione era ed è chiara e cioè di sostegno a questo referendum. Tanto è bastato per provocare la reazione di Marco Cappato che, sabato, aveva annunciato un comizio “autorizzato o meno” proprio in quella piazza. (Il Fatto Quotidiano)

Lacune che sono dovute, in estrema sintesi, all’aver considerato il percorso referendario come fosse una raccolta firme per una petizione online" scrive la Lav in una nota. (BigHunter)

In un comunicato ufficiale è possibile leggere: “Siamo a poco più di 1/3 delle firme spettanti alla nostra Provincia (3000): stiamo andando alla grande ma non dobbiamo allentare la presa, piuttosto continuare a cercare volontari e autenticatori per allargare ancora di più il parterre degli attivisti; se volete darci una mano, alle vostre disponibilità, mettetevi direttamente in contatto con noi tramite le pagine Social oppure registratevi sul sito ufficiale del referendum. (Rieti Life)

Se necessario, d’accordo con i richiedenti, lo Sportello Unico aumenterà ulteriormente il numero di date a disposizione del Comitato, garantendo il suo diritto di tenere la raccolta firme nei giorni e nelle modalità che riterranno più opportuni» Così Irene Calabrò, l’assessora comunale alle attività produttive a Reggio Calabria nega che ci sia un caso in merito al caso sollevato da Marco Cappato in un Tweet. (Il Reggino)