TRAGEDIA MOTTARONE: il piccolo EITAN 'RAPITO' e portato in ISRAELE, si indaga per SEQUESTRO. Gli AGGIORNAMENTI

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E' stato portato via dall'Italia, appunto dal nonno, a bordo di un aereo appositamente noleggiato con destinazione Israele.

Intanto, la zia paterna fa notare che Peleg è stato condannato in Israele per maltrattamenti nei confronti della sua ex moglie, nonna materna di Eitan

il NONNO adesso è INDAGATO per SEQUESTRO di persona.

È questo il capo d'accusa che la Procura di Pavia ipotizza per il nonno dei Eitan, il cittadino israeliano Smhel Peleg, 58 anni, ex militare. (iLMeteo.it)

Ne parlano anche altri media

I due giovani si sono avvicinati, oltrepassando i nastri, e mettendo mano al telo che protegge la carcassa, sollevandolo. La loro attenzione, ad un certo punto della camminata tra gli alberi, è caduta sui sigilli che delimitano la zona in cui ancora oggi sono custoditi i resti della cabina. (Luino Notizie)

I due giovani, in compagnia delle rispettive fidanzate ed impegnati ieri pomeriggio in una scampagnata sul Mottarone, hanno avuto la cattiva idea di avvicinarsi e oltrepassare le barriere poste a delimitazione dell’area sottoposta a sequestro che circonda la cabina precipitata nel noto incidente del 23 maggio scorso dove hanno perso la vita 14 turisti. (VareseNoi.it)

Le telecamere hanno quindi immortalato i due ragazzi che si avvicinavano alla cabina oltrepassando le barriere poste a delimitazione della zona sequestrata mentre le fidanzate sono rimaste a distanza. (Fanpage.it)

Funivia Mottarone, il caso di Eitan: “È stato rapito”. Gli zii paterni nei giorni scorsi avevano rilasciato inoltre delle dichiarazioni nelle quali sottolineavano come il nonno di Eitan fosse pericoloso Eitan – il bambino sopravvissuto alla tragedia della Funivia del Mottarone dove hanno perso la vita tutti e due i suoi genitori – è stato rapito e deve tornare in Italia (Notizie.it )

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i due giovani si trovavano in quella zona per una scampagnata con le rispettive compagne. Si tratta, come spiegato dai Carabinieri di Verbania, di due fratelli (20 anni) che vivono ad Arona (in provincia di Novara). (neXt Quotidiano)

Come riportano i colleghi di PrimaNovara, protagonisti di questa violazione sono stati due fratelli di 19 e 21 anni scoperti poiché sono stati ripresi dalle telecamere. Condotti in caserma, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria, in concorso, per violazione dei sigilli e tentativo di rimozione di cose sottoposte a sequestro (La Provincia di Biella)