Boris Bondarev, chi è il diplomatico che dice «Mi vergogno della Russia»

Corriere della Sera INTERNO

Boris Bondarev è il secondo «grand commis» a voltare le spalle a Putin dopo Anatolij Chubais, che fu anche vicepremier.

Boris Bondarev , 41 anni, era entrato nei ranghi della diplomazia nel 2002

di Claudio Del Frate. Il diplomatico in servizio alla sede Onu di Ginevra ha dato le dimissioni con una lettera dai toni durissimi: «Livello di menzogne insopportabile».

Sia Chubais che Bondarev rappresentavano il Cremlino alla nazioni Unite: il primo lavorava a New York, il secondo a Ginevra. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Anche Anatolij Chubais, ex vicepremier, ha lasciato l'incarico di inviato di Putin per il clima e pure la Russia. Una "purga" tra i diplomatici rischia di essere controproducente e Putin lo sa bene (Liberoquotidiano.it)

Il gesto del diplomatico russo Boris Bondarev potrebbe non restare un caso isolato. Mossa che il Cremlino non sarebbe intenzionata a mettere in pratica, temendo che quel tipo di reazione non sia davvero risolutiva. (Open)

È la punta dell’iceberg di una crescente insoddisfazione verso la politica guerresca di Vladimir Putin? Secondo fonti occidentali con buoni contatti nel mondo della diplomazia russa, «oltre cento funzionari sarebbero pronti a ripetere il gesto di Bondarev». (Corriere della Sera)

"Non mi sono mai vergognato tanto del mio Paese", ha detto nei giorni scorsi il diplomatico, che ora parla al Guardian. Il Guardian raccoglie le testimonianze di due di loro: si tratta di Igor Volobuyev, ex numero 2 di Gazprombank, e del diplomatico Boris Bondarev. (L'HuffPost)

Le dimissioni del delegato russo all’Onu, Boris Bondarev, potrebbero aver aperto una falla nel sistema granitico costruito dal presidente russo Vladimir Putin che adesso teme la fuga dei funzionari. (Virgilio Notizie)

Ora vive le sue giornate cercando di convincere i funzionari a fornirgli documenti ucraini e permettergli di iscriversi al servizio militare. Poi Vladimir Putin ha lanciato la sua guerra all'Ucraina alla fine di febbraio e Volobuyev ha deciso che non poteva più sopportare di vivere in Russia (ilmessaggero.it)