Oggi a processo i quattro assassini di Giulio Regeni. Ma non si presentano all'udienza

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IL GIORNO INTERNO

I quattro 007 egiziani sono accusati di avere sequestrato, torturato e ucciso il ricercatore Giulio Regeni nel febbraio del 2016.

Il primo nodo è quello legato all’assenza in aula dei quattro 007 egiziani accusati del sequestro e dell’omicidio.

Si e’ aperto questa mattina, nell’aula bunker di Rebibbia, davanti alla Terza Corte d’Assise il processo nei confronti dei quattro 007 egiziani accusati del sequestro, delle torture e dell’omicidio di Giulio Regeni. (IL GIORNO)

Ne parlano anche altri media

L’imputato ha diritto ad avere tutte le notifiche del processo ma anche il dovere di eleggere il proprio domicilio. Omicidio di Giulio Regeni, si è aperto questa mattina, nell’aula bunker di Rebibbia davanti alla Terza Corte d’Assise, il processo nei confronti dei quattro 007 egiziani accusati del sequestro, delle torture e dell’omicidio del ricercatore italiano. (Adnkronos)

La difesa ha chiesto la nullità, sostenendo che i quattro agenti dei servizi egiziani accusati di aver torturato e ucciso il ricercatore nel 2016, sono assenti in aula perchè ignari del procedimento a loro carico (TG La7)

(LaPresse) -. (LaPresse)

Nessun nuovo elemento probatorio è stato comunque condiviso dall’Egitto dopo l’iscrizione dei quattro imputati nel registro degli indagati del processo italiano Ricordando come, tra l’altro, secondo le verifiche effettuate dalla procura, Regeni non si fosse mai recato in quei Paesi nel corso di quei mesi. (Il Fatto Quotidiano)

Roma, 14 ott. (LaPresse) – La decisione della Corte d’Assise che ha annullato il rinvio a giudizio degli 007 egiziani e rinviato al gup gli atti sul caso Regeni è stata presa con “sorpresa e amarezza”, si apprende da fonti della procura, secondo le quali “il tentativo di impedire che il processo si celebrasse non collaborando è andato a buon fine malgrado un lavoro intenso di oltre cinque anni che ha permesso l’identificazione dei presunti autori dei fatti”. (LaPresse)

"È agghiacciante la sequenza di minacce, sabotaggi e omertà portate avanti dalle autorità egiziane in questi anni nei confronti dei responsabili dell'omicidio di Regeni. Oggi - prosegue lo scrittore - pensare che un italiano, possa andare a fare una passeggiata in Egitto o anche temerariamente fare solo uno scalo tecnico per proseguire altrove mi sembra una follia. (Repubblica TV)