Luciano: "Io e mia moglie stiamo male per il Chievo"

Sportal SPORT

Il Chievo è stata la mia famiglia, la mia seconda famiglia.

E quando la famiglia sta male, anche tu stai male

Io e mia moglie stiamo male.

L’ex centrocampista del Chievo, Luciano, soffre per l’intricata situazione che la società veronese sta vivendo.

“Apro i giornali e sto male - ha raccontato il brasiliano a L’Arena di Verona -.

(Sportal)

La notizia riportata su altre testate

Dopo il gol illusorio di un giovanissimo Adriano Fiore, in cinque minuti l’ex Manfredini e De Cesare ribaltano la situazione e danno inizio alla favola Chievo Verona. Un piccolo quartiere di Verona che giocherà il derby contro l’Hellas in Serie A diventando il simbolo di un calcio “popolare”. (Tifo Cosenza)

Nell’analisi della situazione generale, che prevede anche la rinuncia all’iscrizione al campionato di Serie C della società Gozzano, ascoltata la relazione della Covisoc in merito ad ogni singolo ricorso avverso la non concessione delle Licenze Nazionali per l’ammissione ai Campionati Professionistici 2021/2022, il Consiglio ha deliberato la mancata iscrizione in Serie B del Chievo Verona e in Lega Pro del Carpi, della Casertana, del Novara, della Paganese e della Sambenedettese. (Tuttofrosinone)

Non voglio pensare a niente di diverso. Il Chievo è parte di me, e seppur lontano non voglio prendere in considerazione l’ipotesi che quello che è stato, non sarà più». Commenti. commenti (Trivenetogoal)

Il Chievo lo ha fatto, ma la Covisoc della Federcalcio voleva un attestato dell’Agenzia delle Entrate, che il fisco non ha ancora prodotto. Nello scorso campionato, i gialloblù hanno raggiunto i playoff (TGR – Rai)

Il Chievo, infatti, ricomincerebbe dalle ultime leghe dilettantistiche: l’opportunità di acquisire i diritti per la Serie D viene concessa alle compagini che risultano essere l’unica espressione della propria città. (Monza-News)

Il Chievo, infatti, ricomincerebbe dalle ultime leghe dilettantistiche: l’opportunità di acquisire i diritti per la Serie D viene concessa alle compagini che risultano essere l’unica espressione della propria città. (Stadionews.it)