Bimbo si schiaccia un dito all'asilo a Crema, indagata la sindaca Stefania Bonaldi

ilmessaggero.it INTERNO

Come si può indagare un Sindaco perché un bimbo dell’asilo prende le dita in mezzo alla porta?

Stefania è una delle sindache più brave d'Italia e non si farà di certo fermare da certe sciocchezze».

Un abbraccio forte a Stefania Bonaldi.

Alla sindaca Bonaldi la Procura di Cremona contesta la mancanza di dispositivi idonei ad evitare la chiusura automatica della porta.

La sindaca di Crema Stefania Bonaldi ha ricevuto un avviso di garanzia perché a un bimbo di un asilo nido comunale sono rimaste schiacciate le dita in una porta. (ilmessaggero.it)

Su altri media

Ricevendo la solidarietà di tanti colleghi, a partire dal sindaco di Bari e presidente dell’Anci, Antonio Decaro. Un bimbo si ferisce all’asilo nido comunale e la prima cittadina finisce indagata per lesioni colpose. (Avvenire)

Mente lavava le stoviglie era scivolata sul pavimento bagnato causandosi un infortunio di media gravità, prognosi 90 giorni. O del sindaco beccato a non pagare le tasse comunali sulla sua casa nel comune che amministra, che ha preferito dare la colpa alla moglie. (Il Fatto Quotidiano)

Il magistrato ha spiegato che i genitori propongono querela perché “ipotizzano che non sia normale andare al nido e subire gravi lesioni; qualcuno potrebbe portarne la responsabilità. Ma mi pare corretto prospettate anche un differente punto di vista, più articolato e meno immediato, che a mio parere merita altrettanto rispetto”, quello appunto dei genitori. (Il Fatto Quotidiano)

"E' stato incredibile lavorare con loro, la musica e il calcio uniscono la gente", ha affermato Garrix, presentando 'We are the people' (La7)

La vicenda finirà nel nulla, ma – intanto – Bonaldi dovrà pagarsi un avvocato e la sua serenità andrà a farsi benedire. E dovrebbero capire che la questione non riguarda solo le dita di un bimbo chiuse in una porta, ma la concezione che loro hanno del loro agire politico (Tempi.it)

«Rischiamo che il sindaco non lo voglia fare più nessuno, soprattutto nei piccoli centri». «I sindaci hanno delle indennità misere rispetto alle responsabilità e agli impegni che hanno sui territori - sottolinea - e ancor di più oggi finiscono per pagare colpe non loro». (La Stampa)