Ddl Zan, Azione cattolica costringe all'abiura due gruppi locali | il manifesto

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«La misoginia, l’omotransfobia e l’abilismo sono delle gravi forme di peccato che vanno totalmente contro i precetti evangelici, ed è nostro compito schierarci affinché tali eventi vengano contrastati il prima possibile».

E meno male che per la Cei è il ddl Zan a essere liberticida

Succede in provincia di Messina dove, lo scorso 22 aprile – quando il provvedimento era ancora fermo in Commissione giustizia -, l’Ac di Tusa aveva pubblicato un post sul proprio profilo Facebook. (Il Manifesto)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’articolo 3, che è il fondamento della nostra scuola, dice che non ci sono discriminazioni. Lo faremo il giorno che ci sarà indicato, ma già adesso, tutti i giorni, si pratica idea di uguaglianza”. (LaPresse)

E Laura Boldrini, che alla Camera aveva presentato un analogo provvedimento, poi confluito nel ddl Zan: «Il fatto che il leghista Ostellari nomini se stesso come relatore è un atto di prepotenza per perdere altro tempo. (Il Manifesto)

Si sblocca il disegno di legge contro l'omotransfobia al Senato: il ddl Zan è stato incardinato nella commissione Giustizia dopo settimane di polemiche, rimpalli pressing e resistenze. Successivamente, quindi, la commissione definirà un calendario dettagliato per l'esame di ogni provvedimento, stabilendo l'inizio dell'esame e l'eventuale calendario di audizioni. (leggo.it)

Esiste già una legge, Reale-Mancino, che interviene contro i crimini di odio per ragioni razziali, religiose. Quello che fa la legge è in realtà applicare una legge dello Stato che esiste già. (Radio Radio)

«Una legge che intende combattere la discriminazione non può e non deve perseguire l’ obiettivo con l’ intolleranza, mettendo in questione la realtà della differenza tra uomo e donna». È necessario che un testo così importante cresca con il dialogo e non sia uno strumento che fornisca ambiguità interpretative». (famigliacristiana.it)

Si fa così appello a “sviluppare nelle sedi proprie un dialogo aperto e non pregiudiziale, in cui anche la voce dei cattolici italiani possa contribuire alla edificazione di una società più giusta e solidale”. (Vatican News)