Filippo, principe d'altri tempi che svelò il mistero dei Romanov e di Anastasia

Roma, 9 aprile 2021 - Con la scomparsa di Filippo, duca di Edimburgo, marito della Regina Elisabetta II, se ne va una popolare figura dell’immaginario collettivo dell’intero Occidente.

E così lo vedevamo sul cocchio reale ogni anno, quando veniva inaugurato dalla regale consorte il Parlamento inglese.

Filippo era il principe per definizione, consorte della sovrana del Regno Unito, perpetua icona della regalità. (QUOTIDIANO.NET)

La notizia riportata su altri giornali

Per sempre regina, Sperling & Kupfer, pagine: 549, € 18.50). Elisabetta e Filippo, insieme, sono parte del panorama inglese non meno del Big Ben o di Abbey Road (Corriere del Ticino)

Buckingham Palace ha comunque già esortato i cittadini a non portare fiori per commemorare il Principe, al fine di evitare pericoli di assembramento. Omaggiare con donazioni. Una fonte di Buckingham Palace ha riferito che la posa dei fiori è stata "decisamente scoraggiata" perché la famiglia "desiderava moltissimo" che le persone seguissero le linee guida Covid. (Il Messaggero)

La dinastia Reale Greca, quella di cui faceva parte Filippo, era la Schleswig-Holstein-Sonderburg-Glücksburg, che derivava dalla Casa Reale a sua volta di Danimarca. Ma Edoardo VII fu anche il padre di Giorgio V, che fu padre di Giorgio VI che fu padre di Elisabetta II. (Sputnik Italia)

Un pilastro del regno di Elisabetta II, sebbene sempre un passo indietro, con stile e discrezione. Nella sua lunga vita Filippo è stato anche giocatore di polo, driver fino a tarda età di calesse (e di fuoristrada, tanto da scarrozzarvi 95enne Barack e Michelle Obama), pittore d’acquerelli (Corriere del Ticino)

Nonostante le restrizioni che vietano i raduni, centinaia di persone si sono riunite a Londra per rendere omaggio al principe Filippo. Ora lo celebra il premier Johnson, che parlando della sua morte sottolinea come FIlippo abbia concorso a mantenere la monarchia una "istituzione indiscutibilmente vitale per la felicità dell'întera nazione". (Euronews Italiano)

Dal Castel dell’Ovo sparano ventiquattro colpi di cannone a salve. Le foto dell’Archivio Carbone rimandano le immagini di un’ingenua gioia, come quella dei bambini delle elementari sulle strade del Giro. (ilmattino.it)