Covip, fondi pensioni “battono” ancora TFR

QuiFinanza ECONOMIA

Si conferma, invece, la minore onerosità dei fondi pensione negoziali: sul medesimo orizzonte temporale, l’indicatore è dello 0,43 per cento.

È dell’1,36 per cento per i fondi pensione aperti

Ne hanno beneficiato – sottolinea la Covip – anche i rendimenti dei fondi pensione.

editato in: da. (Teleborsa) – Anche nel 2020 il rendimento dei fondi pensione integrativi è stato superiore a quello del Tfr. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altri media

Itinerari attraverso il centro storico e visite guidate a tema che si svolgeranno il sabato e la domenica, a giugno, luglio, agosto e settembre, soltanto su prenotazione. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Risparmio, i costi dei fondi pensione integrativi. Oltre alle differenze di rendimento è necessario analizzare i diversi livelli di costo. I fondi pensione negoziali rimangono i prodotti meno onerosi: l’indicatore è dell’1,36% per i fondi pensione aperti. (InvestireOggi.it)

Chi avrà potuto versare contributi a un fondo pensione, riuscirà a mantenere livelli di reddito ben maggiori di quanti dovranno affidarsi solamente alla pensione pubblica La relazione Covip (Commissione di Vigilanza sui fondi pensione) ha confermato che anche nel 2020 i fondi pensione hanno battuto mediamente il TFR sul piano del rendimento. (InvestireOggi.it)

Gli uomini sono il 61,7% degli iscritti alla previdenza complementare (il 73% nei fondi negoziali), nel solco di quel gender gap che si è già manifestato negli anni scorsi. Casse di previdenza professionale. (Ipsoa)

I fondi pensione confermano la propria valenza nonostante le gravi conseguenze dettate dalla crisi del coronavirus. La Covip pubblica i dati riguardanti l’andamento dei fondi pensione nel corso del 2020, confermando risultati positivi nonostante la crisi pandemica. (Notizieora.it)

I fondi negoziali a fine anno contavano 3,2 milioni di iscritti, quasi 1,6 milioni erano gli iscritti ai fondi aperti e 3,3 milioni ai Pip (i piani individuali) "nuovi". fine 2020, gli iscritti alla previdenza complementare erano 8,4 milioni, increscita del 2,2%, ma ancora appena un terzo della forza lavoro. (Avvenire)