Nuovo decreto Covid e Dpcm: c'è il rischio lockdown? Cosa cambia dal 6 marzo

IL GIORNO SALUTE

Le norme contenute nel decreto legge contenente “disposizioni urgenti in materia di contenimento dell’emergenza epidemiologica” erano state condivise con le Regioni.

Cosa cambia dal 6 marzo, governo al lavoro

NUOVO DPCM, COSA CAMBIA DAL 6 MARZO?

Nel decreto legge varato ieri dal Governo non sono state prese decisioni riguardo le restrizioni contenute nel Dpcm del 16 gennaio, che scadrà il 5 marzo. (IL GIORNO)

Se ne è parlato anche su altri giornali

C’è un’altra conferma: “Nelle zone arancioni, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti – spiega Palazzo Chigi nel comunicato stampa – gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini” Questa possibilità non varrà invece più nelle zone rosse. (Zoom24.it)

Nelle seconde case che si trovano all’interno della propria regione in fascia gialla vale la regola delle visite a parenti e amici. LE SECONDE CASE - Resta consentito andare nelle seconde case anche se si trovano in zona rossa. (AlVolante)

Fatto che ha determinato la zona rossa anche a Colleferro e Carpineto Romano Ieri Torrice, primo comune della Provincia, è diventato "zona rossa" sia per i casi covid ma soprattutto per la presenza della variante inglese. (ciociariaoggi.it)

"Le istituzioni devono essere unite per vincere la sfida, serve una leale collaborazione con le Regioni. "Purtroppo non ci solo le condizioni per allentare le misure - ha aggiunto - I ritardi di alcune forniture dei vaccini non cambieranno però l’esito della partita: il Covid è destinato a essere arginato. (La voce di Rovigo)

Per questo, al premier Mario Draghi che li ha convocati a Palazzo Chigi, i tecnici suggeriranno estrema prudenza per eventuali riaperture di attività. Non è stata ancora presa in considerazione alcuna modifica dei parametri di rischio come chiesto dalle regioni il cui documento non è stato ancora esaminato. (Notizie - MSN Italia)

Si può andare dalle 5 alle 22 e sempre rimanendo all’interno della propria regione. A pranza o a cena stesse regole adottate quando si va al ristorante, massimo 4 o 6 persone al tavolo. (Giornale di Sicilia)