Parler è morta. Video, foto e testi che incitavano all'odio no. Gli hacker li hanno salvati sfruttando la debolezza del servizio

DDay.it - Digital Day ESTERI

Ecco una mappa dei luoghi dai quali sono state caricate le foto, costruita usando 68.000 fotografie pubbliche senza i dati Exif ripuliti.

I quasi 60 TB di dati verranno ora pubblicati e messi a disposizione anche delle autorità.

Molti degli utenti infatti che scrivevano su Parler e che incitavano all’odio su Parler erano anche gli stessi che hanno partecipato alla rivolta anti-democratica contro il Congresso e avevano postato foto e video mentre facevano irruzione nell’edificio. (DDay.it - Digital Day)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Da Netlog a Google+: schiacciati dalla concorrenza Mentre Facebook e Instagram conquistavano un numero sempre maggiore di utenti, altri social network non hanno tenuto il passo. Non è però la prima volta che un social network viene chiuso o censurato, almeno in alcuni Paesi, per i più svariati motivi. (Corriere della Sera)

Con questi principi, l'applicazione ha scalato la classifica dei download nei negozi di Google e Apple, raggiungendo il primo posto negli ultimi mesi del 2020. A Parler è stato anche chiesto di fornire un piano "per moderare e filtrare questo genere di contenuti" dalle sue pagine. (Euronews Italiano)

E già prima del silenziamento completo, Facebook e Twitter etichettavano o bloccavano i messaggi di Trump più palesemente falsi e dannosi. Soprattutto su quelle piattaforme come Parler, Telegram, Gab, Spreely, create come alternative senza censura a Twitter e Facebook. (Forbes Italia)

Parler rischia dunque di rimanere irraggiungibile per una settimana, il tempo di trovare un host alternativo ad Amazon. Così, dopo essere sparito dal Google Play Store e dall’App Store di Apple, il social network Parler è scomparso dai server Amazon alle 9 circa di stamattina (ora italiana). (Il Primato Nazionale)

Solo ieri avevamo parlato di come Apple avesse deciso di oscurare l’app di Parler dal suo App Store. Poco prima che il sito fosse abbattuto, il CEO John Matze aveva sostenuto che Amazon, Google e Apple stessero sistematicamente annichilendo i social della destra eversiva perché spaventati dalla concorrenza, quindi aveva annunciato che Parler sarebbe tornato attivo nel giro di una settimana. (Lega Nerd)

Tutto questo non su piattaforme blindate e gruppi segreti ma su Twitter e Facebook, oltre che su Parler. Colpisce la crescita: 9,6 milioni di installazioni (7,8 milioni negli Usa) sono arrivate solo nel 2020. (AGI - Agenzia Italia)