Il virus ancora non frena: 59 Comuni umbri contagiati. Ecco la mappa

Il Messaggero INTERNO

Primo caso anche a Nocera: un operatore Asl che lavora a Foligno, ricoverato a Terni.

Agli estremi ci sono Castel Giorgio (191) e Piegaro, un solo caso tra i suoi 3.549abitanti.

L’incremento giornaliero più elevato, in valore assoluto, arriva ovviamente da Perugia con 20 nuovi casi (+7,5%) saliti così a 287.

Stabili gli indici relativi agli ospedalizzati: un degente ogni 4 positivi e “un’intensiva” ogni cinque ricoveri. (Il Messaggero)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Di questi 45 sono ricoverati all’ospedale di Terni su un totale di 51 pazienti, alcuni provenienti da fuori provincia. I numeri nel ternano. Al momento i numeri che risaltano sono quelli di San Gemini, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo e Porano ragguagliando i casi positivi agli abitanti dei rispettivi municipi. (TerniToday)

I contagi giornalieri alle ore 8 di domenica 29 marzo scendono a quota 54, dopo essersi mantenuti per due giorni vicino a quota 80. Coronavirus, in Umbria i contagi sono in calo, settimana decisiva. Sono leggermente in calo i contagi in Umbria. (Umbria Journal il sito degli umbri)

Primo caso, invece, per Montefranco. Nel capoluogo umbro si è, infatti, passati da 260 a 280 contagi nelle ultime 24 ore. (Rgunotizie.it)

Sono 969 i contagi registrati in Umbria alle 8 di sabato 28 marzo. Intanto il numero di soggetti posti in osservazione ha toccato quota 3.083, di cui 2.411 nel Perugino e 672 nel Ternano. (Rgunotizie.it)

I medici di medicina generale hanno di fatto chiuso i propri ambulatori privilegiando la presa in carico telefonica (triage telefonico) fatta eccezione per le visite legate a problemi non differibili. Altro argomento da significare è l’attività degli studi medici chirurgici ed odontoiatrici libero professionali. (umbriaON)

Nella giornata di oggi il Sindaco, attraverso apposite ordinanze, ha emesso il provvedimento di isolamento contumaciale per 5 persone residenti nel comune di Orvieto risultate positive al Covid-19. “L’origine degli ultimi casi – prosegue – è l’occasione per ricordare le indicazioni del Consiglio Superiore di Sanità circa il contagio interfamiliare, uno dei motori su cui può andare a innestarsi la diffusione epidemiologica del coronavirus. (OrvietoLIFE)