Confindustria: “Recuperata la metà dei posti di lavoro persi per la pandemia”

La Nuova Venezia ECONOMIA

«Il numero di persone occupate, dopo aver toccato il minimo nel primo trimestre 2021 (-811mila unità rispetto al quarto 2019), ha recuperato quasi la metà della caduta (+398mila unità nel bimestre luglio-agosto su inizio 2021, ma ancora -413mila rispetto a fine 2019)», calcola il Centro studi di Confindustria.

C'è anche il nodo delle «carenze importanti di materie prime e semilavorati» emerse dal secondo trimestre dell'anno, considerate «di natura temporanea»

Evoluzione della pandemia. (La Nuova Venezia)

Su altre testate

In particolare per le spese fuori casa e per i viaggi, penalizzati fino ad aprile dalle limitazioni per la pandemia" Si va infatti esaurendo la spinta legata al gap da colmare, dopo la caduta". (San Marino Rtv)

“Il numero di occupati, infatti, è previsto crescere, nel 2021, di 461mila unità da inizio anno. E poi nel 2022 è atteso il recupero degli occupati ai livelli pre-pandemia (ulteriori +306 mila)”, prosegue lo studio. (Nova News)

Mi riferisco anche alle cosiddette plastic e sugar tax: non è questo il momento di creare altre difficoltà alle imprese”. Un Pil italiano più forte delle attese anche se persistono rischi al ribasso legati all’evoluzione della pandemia, alla carenza delle materie prime e al rialzo dell’inflazione. (Metro)

rivede al rialzo le stime del Pil segnalando una risalita maggiore delle attese. Le stime di Confindustria sono superiori anche a quelle fatte dal governo, che prevede un +6% alla fine dell’anno (News Mondo)

er gli economisti di via dell'Astronomia "la risalita del Pil italiano nel 2021 è più forte delle attese". (RagusaNews)

Soprattutto nell’area della politica monetaria, sono evidenti i conflitti tra Stati membri del sud come l’Italia e rappresentanti del nord come la Germania. Sviluppi storici e differenze regionali. Lo sviluppo storico verso lo stato nazionale è stato molto simile in Germania e in Italia. (PrettyGeneration)