Crisanti: "Prima della scoperta del paziente Uno a Codogno, c'erano già cento contagiati ad Alzano. Criticità…

La Repubblica INTERNO

Quando fu scoperto il paziente Uno positivo al Covid all'ospedale di Codogno (Lodi), nel febbraio 2020, nell'ospedale di Alzano (Bergamo) c'erano "già un centinaio di contagiati" dal virus.

La chiusura e la riapertura dopo due giorni del Pronto soccorso dell'ospedale bergamasco fa parte di uno dei filoni dell'inchiesta.

"Criticità su zona rossa nel Bergamasco". Dal colloquio tra i pm bergamaschi e il loro consulente Andrea Crisanti sono emerse "criticità riguardo l'applicazione e la tempistica della zona rossa" nel Bergamasco e "criticità sull'applicazione del piano pandemico nazionale". (La Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Crisanti oggi aveva parlato di 6mila vittime nel Bergamasco in rapporto a un milione di abitanti. affaritaliani.it. Accertamenti condotti da un consulente hanno evidenziato che prima del 20 febbraio c’erano già almeno 100 casi di coronavirus. (Imola Oggi)

Le dichiarazioni di venerdì 14 gennaio. Tutti i diritti riservati I numeri sono emersi da un’indiscrezione dopo che la stampa ha incalzato il professore Andrea Crisanti all’uscita della Procura di Bergamo quando ieri ha depositato la maxi perizia richiesta dai magistrati: la zona rossa in bassa Valle Seriana avrebbe potuto salvare dalle 2000 alle 4000 vite. (Valseriana News)

Ovvio che un lockdown al giorno zero avrebbe evitato tanti morti, ma non ha senso dire ciò che sarebbe successo se la misura di zona rossa non era esigibile» Una riguarda quando doveva essere attivato il piano pandemico; la seconda come e quando poteva essere attivata la zona rossa». (Corriere della Sera)

La zona rossa a Nembro e Alzano non venne mai istituita, ma avrebbe potuto evitare tra le 2mila e le 4mila vittime in Val Seriana. A partire dal ministero della Salute, che di recente ha pubblicato un dossier sul numero di morti evitati grazie ai vaccini (Virgilio Notizie)

"Come ho detto al procuratore, è stata rilevata una criticità della zona rossa, un’altrettanta criticità del piano pandemico (il riferimento è al mancato rinnovo di quello del 2016) e una minore criticità dell’ospedale di Alzano Lombardo. (IL GIORNO)

Quanto alla diffusione del virus in Lombardia, l’inchiesta di Crisanti sconvolge quanto si sapeva sinora, vale a dire che il “paziente zero” fosse il 37enne scoperto affetto da Covid a Codogno il 19 febbraio 2020. (Contropiano)