La “cultura dello stupro” | estense.com Ferrara

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Che una significativa integrazione nell’ambito lavorativo, favorita da sempre crescenti e brillanti risultati in ambito formativo, e una maggiore indipendenza economica, avrebbero avuto come implicita conseguenza un drastico ridimensionamento del “bubbone violenza”.

Ci siamo illuse che tutte le conquiste fatte per vedere riconosciuti i nostri sacrosanti diritti in tema di emancipazione politica e sociale, avrebbe comportato di per sé una conseguente emancipazione della sfera personale. (Estense.com)

Ne parlano anche altre testate

Per 17 di loro si tratta di violenza fisica, per 15 di violenza psicologica, per 6 di stalking La ricorrenza odierna della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne è anche l'occasione per provare a dare le dimensioni di un fenomeno ancora molto radicato nella società italiana. (Lecceprima.it)

Benché la responsabilità penale sia tutta personale, quella morale è anche collettiva: ogni aggressione o offesa è figlia di una società malata, che assegna alle donne il ruolo della parte più debole di sé Dove nasce e come cresce. (La Repubblica)

Compito certo non facile né di brevissima durata, dopo millenni di potere esercitato dagli uomini sulle donne. Il contrasto alla violenza contro le donne è compito anzitutto dei maschi, è una questione da veri uomini (Avvenire.it)

Nonostante le leggi non manchino, troppe denunce vengono archiviate, troppe donne non vengono credute quando denunciano le violenze subite. Le donne vengono vittimizzate e spesso perdono l’affidamento dei figli con l’accusa di essere madri alienanti, malevole, ostative, solo perché proteggono i propri figli da padri violenti. (ravennanotizie.it)

E non ci dice nulla di ciò che si apre. Non ci dice nulla di ciò che si chiude: il senso di sicurezza, l’illusione di essere libere, la convinzione che possiamo scegliere (e parlo anche delle piccole cose, delle abitudini di ogni giorno). (Il Fatto Quotidiano)

Dopo anni di appelli, inasprimento di pene, cortei contro i femminicidi, non resta che lavorare preventivamente sulla psiche dei maschi Dunque è alla scuola, e alla comunità, che bisogna chiedere l’ulteriore sforzo di captare il pericolo futuro e prevenirlo. (Il Messaggero)