La «via» mediterranea e l'Africa del futuro: Roma sia in prima linea

La Gazzetta del Mezzogiorno INTERNO

Può anche essere che movente del discorso della Presidente Meloni sul Mediterraneo debba essere rintracciato nell’intento securitario, legato alla vicenda migratoria e alla molto citata ma tanto irrisolta riforma del Regolamento di Dublino sulla distribuzione dei flussi di «asilanti» dall’Africa, ma dobbiamo convenire che il contenuto - citazione di Mattei compresa - è assolutamente condivisibile. L’intervento al meeting dell’ISPI, non solo dichiara la volontà del governo di muoversi nel solco della tradizionale opzione europeista e atlantista ma sottolinea anche l’opzione mediterranea, talvolta dimenticata, coerente con la nostra vocazione geopolitica. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Se ne è parlato anche su altri media

La premier: sui flussi non possiamo agire da soli, ci vuole più Ue sul fronte Sud. Tajani andrà in Libia Di Monica Guerzoni (Corriere della Sera)

Francesco Grignetti In cima all’agenda dell’esecutivo la gestione dei flussi con l’Africa in vista dell’inverno. L’Italia mira a diventare un punto di riferimento per i Paesi pronti a cooperare (La Stampa)

Poterlo fare qui a Roma, nel cuore del bacino dove Europa, Africa e Asia si incontrano, per noi è un motivo di orgoglio ma, al contempo, la presa in carico di una grande responsabilità". Milano, 4 dic. (Libero Tv )

Peccato che il problema, vista l'assoluta inadeguatezza degli uffici italiani a cui sono demandate le pratiche, non è formarli a casa loro ma, molto più banalmente, evadere la burocrazia che serve per farli arrivare a casa nostra. (la Repubblica)

Un discorso che ha fissato chiaramente la necessità di un approccio multilaterale alle grandi questioni che da decenni funestano il raggiungimento della pace e della prosperità in molti territori dell’area del cosiddetto "Mediterraneo allargato", senza dimenticare la scottante attualità delle ondate migratorie provenienti dall’Africa subsahariana e dei diritti civili negati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’APPROCCIO – Una differenza di non poco conto rispetto alle altre compagnie, che avevano un approccio decisamente più colonialista. “Noi non entriamo più come degli estranei in questi Paesi ma in un ambito di cooperazione. (Sky Tg24 )