È notizia ufficiale e largamente discussa, perché effettivamente molto discutibile. La Francia, nei giorni scorsi, ha posto nella propria Costituzione il diritto all’aborto. La notizia, come dicevo, è da subito divenuta oggetto di un vivace e a tratti infuocato dibattito in tutta Europa. Come sempre ha prodotto il duplice fronte contrapposto dei favorevoli e dei contrari, di quelli che salutano con gioia l’introduzione di questo nuovo…
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Prima nel mondo, con orgoglio giacobino, la Francia ha inserito il diritto d’aborto nella Costituzione. A larga maggioranza, compresa una cospicua fetta della destra lepenista. Tanti esultano, molti tacciono, rari osano dissentire. Resta in solitudine la Chiesa cattolica a considerare un valore non negoziabile il diritto alla vita, fino a reputare l’aborto un omicidio, per dirla con Papa Francesco
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La Francia inserisce il diritto all’aborto in Costituzione. L’Italia stenta a considerarlo tale, un diritto appunto. A guardare da vicino come funziona l’interruzione volontaria di gravidanza nel nostro Paese, pare infatti che, in alcune regioni soprattutto, sia ritenuta tutt’al più una concessione. E, come tutte le concessioni, il destinatario (anzi, in questo caso la destinataria) se la debba sudare e meritare.
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Convergenza bipartisan contro il silenzio calato sulla fuga di notizie che bruciò la nomina di Marcello Viola al vertice della Procura di Roma. Dalle carte spuntano soffiate da una cronista a un magistrato citato nelle telefonate.Ieri Matteo Renzi ha dichiarato al quotidiano Avvenire: «Mi auguro che...
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. Non posso astenermi dal deplorare pubblicamente l’ingiustizia morale e giuridica della legge che la Repubblica francese ha promulgato l’8 marzo 2024 che proclama essere l’aborto un diritto costituzionale. L’introduzione di tale «diritto» è avvenuta con l’inserzione nell’art. 34 della Costituzione della seguente frase: “La loi détermine les conditions dans lesquelles s’exerce la liberté garantie à la femme d’avoir recours à…
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Voi valete più di molti passeri. Non è più vero. Ci sono proteste contro la moria di uccelli per l’aumento delle pale eoliche. Ci sono proteste sull’abbandono e i maltrattamenti di cani e gatti, indignazione contro l’abbattimento di orsi e cinghiali, sit in per salvare i topi dalle sperimentazioni. Non è così per l’uomo, se un uomo nasce da quando un uovo femminile e uno spermatozoo maschile si incontrano e danno inizio alla vita.
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Di Susanna Tamaro Siamo a conoscenza di un numero infinito di dati sul rapporto complesso che lega, fin dall’inizio, una madre all’embrione Norah Neilson Gray (1882-1931), «Mother and child» (1920, circa, olio su tela, particolare), Edimburgo, National Galleries of Scotland Un grande maelstrom si è formato nel cuore dell’Europa, un gorgo non molto diverso da quello che ha affascinato e ispirato un gran numero di artisti, a partire da Edgar Allan…
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Questo articolo sulla legge sull'aborto è pubblicato sul numero 12 di Vanity Fair in edicola fino al 19 marzo 2024. Tra poco saranno due anni che la Corte suprema degli Stati Uniti ha deciso di porre fine alla tutela del diritto all’aborto e che di conseguenza siano i singoli Stati a regolarne autonomamente il diritto. Dopo quella decisione molti hanno vietato le interruzioni di gravidanza. Alcuni, come Texas, Alabama e Mississippi, la vietano anche in caso di incesto o di…
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Com'è possibile che la patria della "liberté, egalité, fraternité" abbia prodotto il diritto di abortire, cioè di considerare l'essere umano cosa e non persona? Il punto etico e giuridico (e non solo)
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