Risonanza di Bella ciao a Dongo in risposta ai saluti fascisti

Un recente evento a Dongo, una città in provincia di Como, ha attirato l'attenzione nazionale. Il 28 aprile, anniversario dell'esecuzione di Benito Mussolini e di altri 15 gerarchi fascisti nel 1945, un gruppo di militanti di estrema destra ha reso omaggio ai defunti con saluti romani.

In risposta, centinaia di antifascisti e militanti dell'ANPI hanno intonato "Bella ciao", un canto partigiano simbolo della resistenza italiana.

Commemorazione a Dongo

Ogni anno, a Dongo si tengono commemorazioni per ricordare gli eventi del 28 aprile 1945, quando Mussolini e altri gerarchi fascisti furono catturati mentre tentavano di fuggire verso la Svizzera e successivamente fucilati dai partigiani.

Quest'anno, un gruppo di circa ottanta militanti di estrema destra ha partecipato alla commemorazione, rendendo omaggio ai defunti con saluti romani. Hanno deposto 15 rose rosse, una per ogni gerarca fucilato.

La risposta antifascista

In risposta a questa manifestazione, diverse centinaia di antifascisti e militanti dell'ANPI si sono radunati in piazza Paracchini, separati dai neofascisti da un cordone di polizia.

Durante la commemorazione, hanno intonato "Bella ciao", un canto partigiano che è diventato un simbolo della resistenza italiana al fascismo.

Riflessioni

L'evento ha suscitato riflessioni sulla persistenza del fascismo in Italia e sulla necessità di resistere a tali manifestazioni.

Chiara Braga, capogruppo alla Camera del Partito Democratico, ha partecipato alla commemorazione, sottolineando l'importanza di resistere alle ideologie fasciste.

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