Poiché una buona parte degli animali morti non giunge arriva, dal numero di esemplari presenti nelle colonie di uccelli marini e da quello degli “spiaggiamenti” rilevati in passato è stato possibile calcolare quelli uccisi dall'ondata di calore. Parrish e colleghi ritengono che simili eventi di massa diventeranno più frequenti in futuro, mettendo in serissimo pericolo la sopravvivenza di molte specie di uccelli marini e non solo.
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C’è stato un grande calo nella produzione di alghe microscopiche che alimentano una varietà di animali, dai gamberi alle balene. Questi pesci mangiano gli stessi piccoli pesci cui si alimentano gli uccelli e non ce n’erano abbastanza per tutti. Ora, gli scienziati affermano di sapere cosa lo ha causato: una grande sezione di acqua calda dell’oceano nell’Oceano Pacifico nord-orientale soprannominata “La Macchia“.
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La sula, il cormorano e il gabbiano tridattilo hanno ingerito, al contrario, plastiche di colore biancastro. Inoltre, le varie specie ornitiche hanno mostrato una tendenza a rimanere ingannate da precise tipologie di plastica. Ciò testimonia la vulnerabilità degli uccelli acquatici con un’incidenza maggiore su alcune specie. Il team di ricercatori dell’Ateneo dell’Algarve ha analizzato 288 uccelli e di questi quasi il 15 % aveva ingerito plastica.
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Stiamo parlando di una forte ondata di calore marino che ha colpito il Nord dell’Oceano Pacifico e che ha ucciso, secondo uno studio pubblicato su PLOS ONE, circa un milione di uccelli, vittime della fame. Tra il maggio 2015 e l’aprile 2016, circa 62.000 urie furono trovate morte sulle spiagge della California centrale fino all’Alaska. Strage di uccelli nell'Oceano Pacifico. L’hanno battezzata Blob, ovvero con il nome del fluido mortale protagonista di un film del 1958 (da cui…
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La ragione è rimasta misteriosa fino a poco giorni fa, quando l’università di Washington ha finalmente rivelato una ricerca che potrebbe spiegare il fenomeno. Una sorte che ha portato circa un milione di loro a morire di fame. A uccidere gli uccelli a sarebbe stata la ‘hot bubble’ una gigantesca “macchia” di acqua calda sviluppatasi nel Pacifico. In questo modo, banalmente, i pesci hanno più fame e mangiano più…
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Organismi marini, pesci, uccelli, mammiferi e tanti altri. In Alaska, in particolare, è stato rinvenuto il numero maggiore di uccelli morti, una moria "senza precedenti e decisamente sorprendente", hanno affermato i ricercatori. Milioni di pesci morti, la produzione di zooplancton in picchiata, lo sconvolgimento della catena alimentare: a causa di questo "blob" migliaia di uccelli improvvisamente si sono ritrovati senza cibo e sono morti di fame.
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