“Le prossime Europee saranno più importanti delle elezioni italiane, ne va della nostra pelle. Le forze che governano oggi in Europa, Popolari, Socialisti, Liberaldemocratici, Verdi, e chi le fiancheggia da destra, come la Lega di Matteo Salvini e i conservatori di Giorgia Meloni, sono i responsabili di una escalation che rischia di portarci a una guerra nucleare. Mi auguro prendano una…
Leggi
Europee, Travaglio: “Spero nella…"
Più informazioni:
Sull’Ucraina l’Occidente ha scambiato i propri desideri con la dura realtà di Claudio Risé - 10/05/2024 Fonte: Claudio Risé Come finirà lo sa Dio (come tutto il resto). I pronostici hanno finora fatto molta confusione, mescolando speranze e interessi personali con la realtà, quasi sempre più severa. Fu anche per questo che i capi europei, a cominciare dalla baronessa Ursula, (come raccontato da Massimo De Manzoni su questo giornale) si sono dedicati a lungo a rassicurare l’Europa e il…
Leggi
“Se Putin dovesse attaccare un paese Nato, non ci sarebbe bisogno della difesa europea ma scatterebbe l’art.5 del Patto atlantico: se Putin aggredisce un paese della Nato, questa è obbligata a rispondere. Devo ancora capire per quale motivo Putin dovrebbe attaccare un paese dell’Alleanza atlantica per poi trovarsi contro tutta la Nato, però può anche darsi che sia così pazzo da farlo…
Leggi
La storia dell'uomo è fatta di prevaricazioni. Volontà di dominio e accaparramento delle risorse sono le sue costanti. Ma, quando la scala è più ampia e coinvolge gli stati, l'interesse individuale non basta. Per muovere gli eserciti e imporre rapporti di forza serve un'altra leva: l'ideologia, a cui segue una missione per volontà di dio, della nazione, o di entrambe. Insomma, per spingere gli uomini a sacrificare la vita occorre qualcosa di più rilevante degli appetiti di un sovrano: una causa, meglio…
Leggi
Vladimir Putin e Hamas non possono vincere. Punto. Non è una questione muscolare, di esibizione di forza, di supremazia dell’Occidente ma una necessità per le nostre democrazie se vogliamo salvaguardare le libertà sinora conquistate, il nostro sistema di convivenza, di diritti e di relazioni internazionali che non prevedono di invadere un altro Paese dalla mattina alla sera e neppure di compiere attentati.
Leggi
In questa puntata di Mazzucco Live si commentano le ultime parole di Macron e Cameron sulla guerra in Ucraina e delle reazioni in Russia. Si continua analizzando il nuovo spot dell'Ue per promuovere l'affluenza alle urne, gli ultimi sviluppi in Israele, il ritiro del vaccino Astrazeneca e il nuovo allarme aviaria.
Leggi
Minuti per la lettura “UNO spettro si aggira per l’Europa: lo spettro del comunismo”: era il 1848. Oggi suona cosi: uno spettro si aggira per l’Europa: lo spettro della vittoria di Putin. Lo ammettono gli ucraini: stiamo perdendo. I tank sovietici a Kiev (sovietici sì, non è un lapsus, non sarebbe diverso da Budapest ’56 e Praga ’68, la protervia e l’ambizione imperialista sono le stesse) sarebbe una sconfitta pesantissima per l’Europa, oltre che la fine dell’esistenza dell’Ucraina come stato sovrano.
Leggi
Due sortite maggiori hanno risvegliato il dibattito, fin troppo a lungo sopito, sulla guerra in Ucraina. Emmanuel Macron è tornato a prospettare l’invio diretto di soldati ove le truppe di Mosca sfondassero il fronte marciando verso Kiev: evento tutt’altro che improbabile. David Cameron ha spiegato di giudicare lecito che gli ucraini usino armi fornite da Londra per colpire il territorio russo. Parole europee così forti e concomitanti non s’erano forse mai sentite dall’inizio dell’aggressione del 2022.
Leggi
Potrebbe essere ribattezzata la sindrome dell'all-in, cioè la capacità di scommettere l'intera posta a poker. Le autocrazie sono disposte a farlo, almeno a parole; le democrazie no. E questa impostazione mentale offre un vantaggio di non poco conto ai Putin di tutto il mondo perché se non hai il coraggio di andare a vedere le carte dell'avversario rischi di essere vittima di un bluff dopo l'altro. Ecco perché se il presidente Macron ha fatto un errore a dire che bisogna essere pronti a inviare truppe Nato in Ucraina se la situazione…
Leggi
Mai, come in queste ore, stiamo vivendo sull’orlo del precipizio. Il rischio che la Russia, per piegare l’Ucraina, stia utilizzando armi chimiche. Il ruolo di Francia e Germania, ma anche della nostra Italia, per la rapida costruzione degli Stati Uniti d’Europa. Il pericoloso infantilismo di Trump, e il ruolo sconcertante del premier israeliano Netanyahu
Leggi
«Una disfatta dell’Ucraina sarebbe una sconfitta dell’Unione europea e più precisamente della sua trasformazione in qualcosa di più di una embrione di confederazione». Andrea Graziosi è uno storico contemporaneista, studioso dell’Unione Sovietica e della Federazione Russa. I suoi ultimi libri si intitola “L’Ucraina e Putin. Tra storia e ideologia” e “Occidenti e Modernità”. Avverte: «I prossimi mesi, anzi le prossime settimane, saranno decisive…
Leggi
Per Maurizio Molinari, direttore di Repubblica, il Cremlino è all'attacco sul campo, quindi in Ucraina e Niger , ma anche nell'informazione, puntando a "creare scompiglio in Europa" con la sua propaganda. Metropolis è in streaming alle 18 dal lunedì al venerdì sulle piattaforme Gedi e on demand sul sito di Repubblica
Leggi
Accanto all’esito del voto, lo stato delle relazioni tra Parigi e Berlino promette di influenzare notevolmente gli assetti della prossima Commissione europea. In questo passaggio decisivo per il futuro dell’Unione, una serie di fattori nell’ultimo anno ha concorso a spostare l’ago della bilancia in favore della Francia. La vivace economia francese e il rallentamento tedesco Mentre alla fine dello scorso anno i riflettori venivano puntati sul rallentamento dell’economia tedesca in sostanziale stagnazione (+0,3% su base annua e in recessione nel…
Leggi
Vladimir Putin è solo l’ultimo di una lunga serie di governanti russi che hanno tentato di cancellare l’identità nazionale ucraina e costringere gli ucraini a identificarsi come russi. Quando i soldati russi occuparono Borodianka nel febbraio 2022, uno dei loro primi atti fu quello di sparare alla testa del monumento della città dedicato a Taras Shevchenko, che è stato un poeta, scrittore, umanista e pittore ucraino.
Leggi
Perfino adesso che il disastro è sotto gli occhi di tutti, il partito del Fine guerra mai continua a soffiare sul fuoco. Perfino adesso che il disastro è sotto gli occhi di tutti, il partito del Fine guerra mai continua a soffiare sul fuoco. Da oltre due anni, del resto, sfida il ridicolo farneticando di vittoria totale dell’Ucraina con tanto di riannessione del Donbass (e pure della Crimea) con la grancassa dei media di regime al seguito.
Leggi