La glicirrizzina, il principale costituente della liquirizia, "è da sempre considerata una molecola dal grande potenziale farmacologico per le caratteristiche peculiari che la contraddistinguono - sottolinea Passali - in quanto, nonostante il basso profilo tossicologico, possiede spiccate proprietà antinfiammatorie e antivirali, queste ultime in particolare rispetto alla famiglia dei coronavirus Sars".
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Fonte immagine: iStock. La liquirizia potrebbe rivelarsi un'importante alleata nel contrastare il Coronavirus e impedirne la replicazione all'interno dell'organismo umano. Parliamo di: Coronavirus. La liquirizia come aiuto naturale contro la pandemia di Coronavirus. Liquirizia contro il Coronavirus, nuova arma anti-Covid? Secondo Passali agirebbe in modo particolarmente efficace contro i coronavirus del tipo Sars.
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Ci si è concentrati sulle molecolecon meno controindicazioni e che dunque possano essere dei presidi validi in termini di profilassi. POTREBBE INTERESSARTI ANCHE>>> Coronavirus, OMS: “Diffusione virus possibile anche nell’aria”. Coronavirus e liquirizia: come agisce sul virus la gligirizzina contenuta nella liquirizia? A quanto pare oggi ci sarebbe un’arma in più per combattere il Coronavirus. La gligirizzina in vitro riesce a legarsi sia al recettore Ace delle cellule umane che alla proteina Spike…
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Come funziona. Dalla liquirizia un'arma promettente, capace di 'bloccare' l'ingresso di Covid. "Noi - ricorda l'otorinolaringoiatra - la usavamo per le forme ricorrenti di rinosinusite nasale". A spiegarlo è Desiderio Passali, past president Italian Society of Rhinology. Un recente studio condotto dall'Università di Napoli ha confermato quanto già diversi studi internazionali avevano evidenziato, e cioè che la glicirizzina, il principale costituente della liquirizia, ha la…
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“La glicirizzina – continua Passali – è da sempre considerata una molecola dal grande potenziale farmacologico per le caratteristiche peculiari che la contraddistinguono in quanto, nonostante il basso profilo tossicologico, possiede spiccate proprietà antinfiammatorie e antivirali, queste ultime in particolare rispetto alla famiglia dei Coronavirus Sars”. “Lo studio ha dimostrato che la glicirizzina è in grado, in vitro, di legarsi sia al recettore…
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Dalla liquirizia un'arma promettente, capace di 'bloccare' l'ingresso di Covid-19 nell'organismo. Ad affermarlo all'Adnkronos Salute è Desiderio Passali, past president Italian Society of Rhinology. Lo studio napoletano ha mostrato che questa sostanza "è in grado, in vitro, di legarsi sia al recettore Ace delle cellule umane che alla proteina Spike del virus, rispettivamente la serratura e la chiave di accesso del virus all’interno delle cellule dell'organismo umano.
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“La glicirizzina, insomma – spiega Passali – sarebbe in grado di ostacolare l’interazione di queste due componenti tra loro, e come risultato provocherebbe l’oggettiva difficoltà da parte del virus di entrare nella cellula umana e di replicarsi”. Covid, dalla liquirizia una nuova arma per bloccare l'infezione Uno studio ha mostrato che la glicirizzina, il principale costituente della liquirizia, ha la capacità di ostacolare l'ingresso del virus.
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"La glicirizzina – continua Passali – è da sempre considerata una molecola dal grande potenziale farmacologico per le caratteristiche peculiari che la contraddistinguono in quanto, nonostante il basso profilo tossicologico, possiede spiccate proprietà antinfiammatorie e antivirali, queste ultime in particolare rispetto alla famiglia dei Coronavirus Sars". La gliricizzina, principale componente della liquirizia, sarebbe infatti in grado di…
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La glicirrizzina, il principale costituente della liquirizia, "è da sempre considerata una molecola dal grande potenziale farmacologico per le caratteristiche peculiari che la contraddistinguono - sottolinea Passali - in quanto, nonostante il basso profilo tossicologico, possiede spiccate proprietà antinfiammatorie e antivirali, queste ultime in particolare rispetto alla famiglia dei coronavirus Sars".
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A dichiararlo Desiderio Passali, presidente onorario della Società Italiana di Rinologia. Strano ma vero, una ricerca condotta dall’Università di Napoli ha confermato che “la glicirizzina, il principale costituente della liquirizia, ha la capacità di ostacolare l’ingresso del Sars-Cov-2 all’interno delle cellule umane”. Un nuovo alleato speciale nella lotta al coronavirus arriva direttamente dalla liquirizia.
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Liquirizia blocca il coronavirus. Secondo quando dimostrato dalla ricerca, la liquirizia sarebbe in grado di bloccare l’ingresso del coronavirus nell’organismo. La liquirizia potrebbe essere un ottimo alleato per contrastare il coronavirus. Questo farmaco potrebbe essere applicato sia sugli occhi che all’interno delle cavità nasali, e potrebbe essere un’ulteriore arma per la lotta contro il coronavirus.
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Nel frattempo, l’attenzione della scienza si è rivolta anche verso tutte quelle molecole che hanno un potenziale farmacologico contro il Sars-Cov-2. Prosegue la corsa al vaccino per contrastare l’insorgenza del Covid-19. Secondo uno studio condotto dall’Università di Napoli, a conferma di ciò che già diversi studi internazionali avevano evidenziato, il principale costituente della liquirizia, cioè la che glicirizzina, è in grado di bloccare l’ingresso del Covid-19 nelle cellule umane.
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Un recente studio condotto dall'Università di Napoli ha confermato quanto già diversi studi internazionali avevano evidenziato, e cioè che la glicirizzina, il principale costituente della liquirizia, ha la capacità di ostacolare l'ingresso all'interno delle cellule umane del Covid. Come funziona. Dalla liquirizia un'arma promettente, capace di 'bloccare' l'ingresso di Covid. "Noi - ricorda l'otorinolaringoiatra - la usavamo per le forme ricorrenti di rinosinusite nasale".
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"Noi - ricorda l'otorinolaringoiatra - la usavamo per le forme ricorrenti di rinosinusite nasale". La glicirizzina, insomma - spiega Passali - sarebbe in grado di ostacolare l'interazione di queste due componenti tra loro, e come risultato provocherebbe l'oggettiva difficoltà da parte del virus di entrare nella cellula umana e di replicarsi". Ebbene, un recente studio condotto dall'Università di Napoli ha confermato quanto già diversi studi internazionali avevano evidenziato, e cioè la…
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L'ipotesi di lavoro dei ricercatori è semplice: studiando direttamente cosa accade nelle membrane cellulari, considerando anche l'invisibile “patina” degli Spike di Sars-CoV-2, si potrebbe arrivare a capire quali principi attivi sono in grado di interferire davvero con i meccanismi di invasione del virus. A mettere a punto l'invisibile dispositivo sono stati i ricercatori delle Università di Cambridge e Stanford, insieme agli studio della Cornell University, coordinati da Han-Yuan Liu e…
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