Giorgia Meloni, un passo avanti nella politica personalistica

La politica italiana sta diventando sempre più personalistica, con l'elettore che si identifica con il leader e tutto il resto passa in secondo piano. Un esempio lampante di questa tendenza è Giorgia Meloni, leader del partito Fratelli d'Italia, che ha deciso di usare il suo nome di battesimo sulla scheda elettorale.

Un nuovo capitolo nella politica italiana

Fino al 1992, dare un cognome a un partito o a un'idea sarebbe stato impensabile. Ma oggi, Giorgia Meloni, o meglio, Giorgia, ha deciso di fare un passo avanti. Ha scelto di essere la capolista in tutte e cinque le circoscrizioni per il rinnovo del parlamento di Strasburgo.

La posta in gioco

La posta in gioco per Giorgia è alta. Non solo deve confermare la sua indiscussa leadership nel centrodestra italiano, ma ha anche l'ambizione di essere l'esponente più votata del partito conservatore europeo. Questo le darebbe tutte le carte in regola per trattare con i popolari e i socialisti sui futuri equilibri politico-istituzionali dell'Unione Europea.

Il ritorno a Roma

Dopo l'euforia delle campagne elettorali, il ritorno a Roma porta con sé una serie di sfide. Una di queste è il cosiddetto "fuoco amico". Nonostante le difficoltà, Giorgia può contare su persone di fiducia come Giovanbattista Fazzolari, un potente sottosegretario che la conosce da una vita e che non esita a parlarle in modo diretto e franco.

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