La riduzione media dei pensionati sarà comunque più alta di quella di cui beneficeranno gli altri lavoratori non dipendenti (204,40 euro)”. ’IRPEF PER I PENSIONATI. Come spiega Il Sole 24 Ore, la riforma dell’Irpef su cui il Governo ha trovato una quadra porterà dei benefici anche ai pensionati. Riforma pensioni/ Aumenti e rivalutazioni: cosa cambia dal 2022. LE PROTESTE DEI SINDACATI DI BASE. Come riporta Il Giornale, la giornata di martedì 7 dicembre rischia di essere piuttosto caotica a Milano
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La fascia di reddito più bassa, fino a 15 mila euro, resta invariata al 23%, quella 15-28 mila scende dal 27% al 25%, quella 28-50 mila va dal 38% al 35%, mentre oltre i 50 mila euro annui si passa direttamente al 43% Ma il governo giallorosso ha fatto di più, decidendo di estenderlo a tutti i redditi inferiori a 40 mila euro. Inizialmente era pari ad 80 euro per ogni beneficiario, poi è stato ritoccato fino alla quota di 100 euro durante il secondo esecutivo presieduto da Giuseppe Conte
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Inoltre, con il taglio dell’Irpef in arrivo, i trattamenti sopra i 15 mila euro lordi l’anno avranno un ulteriore incremento. Il guadagno crescerà progressivamente fino a un picco intorno ai 50 mila euro di reddito per poi tornare a diminuire. Salendo a 20 mila euro di pensione lorda all’anno l’aumento arriva a 344 euro, mentre a 40 mila euro l’incremento si spinge fino a 1.016 euro. Con i benefici maggiori previsti per i redditi intorno a 50 mila euro lordi l’anno.
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Scrivono dalla Cgia: «Si sottende che in Italia a pagare la quasi totalità dell’Irpef sarebbero solo due categorie di contribuenti: ovvero i lavoratori dipendenti e i pensionati». Tasse Ruffini: le aliquote Irpef? La Cgia di Mestre contesta le parole del direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini. La Cgia definisce Ruffini vittima di «un abbaglio statistico/interpretativo». Nell’intervista pubblicata venerdì 3 dicembre 2021 al Corriere della Serail direttore…
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Sparirebbe l'aliquota del 41% e sui redditi oltre 50mila euro si applicherebbe il 43% (che ora invece scatta dopo i 75mila euro). Nessun cambiamento per il primo scaglione (23% fino a 15mila euro). Fino a 15mila euro, salvo interventi sulle detrazioni fiscali, non ci sarebbero vantaggi perché per questa fascia di reddito l'aliquota rimane del 23%. Come cambiano le buste paga nel 2022 con la riforma dell'Irpef.
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Complessivamente il primo modulo della riforma costerà nel 2022 circa 4,8 miliardi per attestarsi, poi, sui 7 miliardi a regime. L’imposta sull’Irpef sarà del 23% fino a 15mila euro, del 25% da 15.001 a 28mila euro, del 35% da. L’ultimo nodo da sciogliere è quello delle bollette. Complessivamente, l’85% del beneficio dovrebbe andare a chi si colloca al di sotto dei 50mila euro. Non sparirà del tutto, ma resterà per i redditi fino a 15mila euro che sarebbero altrimenti esclusi dai vantaggi della nuova…
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e SCONTI: quanti soldi in più ogni mese in busta paga? La Guida. Cambiamenti per i LAVORATORI nella RIFORMA FISCALE La riforma fiscale varata dal Governo Draghi, che non convince i sindacati, porterà veramente un taglio delle imposte? Superano il 40% i redditi che appartengono ai contribuenti più ricchi, con redditi sopra i 300mila euro In pratica, non si troverà più in busta paga il contributo in soldi ma i lavoratori ne beneficeranno sotto forma di detrazione fiscale.
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Il calcolo della nuova Irpef senza le detrazioni. Tasse, tempo di riforma. L’attenzione di molti è concentrata sul taglio e la rimodulazione degli scaglioni IRPEF con ritocchi alle aliquote dell’imposta (aliquote che passerebbero da 5 a 4, secondo le linee della «riforma»). «Sono previsioni soggette a variabili e pertanto non definibili esattamente – spiega Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro -.
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