Andrea Ichino In Italia oggi i salari reali sono più bassi del 1990, trent’anni in cui gli italiani si sono impoveriti. Unici in Unione europea. Le cause? «Una burocrazia asfissiante, che disincentiva gli investimenti. Una contrattazione collettiva troppo rigida, che non tiene conto del potere d’acquisto sul territorio. Una insufficiente ricerca e sviluppo nelle imprese. Ma anche una struttura sociale che preferisce la famiglia a un mercato del lavoro efficiente», ragiona Andrea Ichino, economista della European…
Leggi
MILANO – Stipendi italiani al palo, ma considerando il costo della vita chi sta meglio di noi? Dopo mesi di inflazione a livelli che diverse generazioni non hanno mai conosciuto, il potere d’acquisto delle famiglie è uscito con le ossa rotte. La frenata dei prezzi attesa per questo 2024 offre una speranza di sollievo, ma intanto è arrivata una mazzata arrivata su un quadro già fragile, segnato da una dinamica delle retribuzioni che è da tempo asfittica.
Leggi
Il salario reale di un lavoratore in Italia è diminuito da 30 anni a questa parte, in quanto nel 1990 si guadagnava di più rispetto a oggi. A evidenziarlo è una classifica Ocse che, basandosi sui dati Eurostat sui redditi medi dei Paesi membri dell'Unione Europea, ha sottolineato come il salario rapportato ai prezzi odierni è in calo drastico rispetto al 1990. Numeri impietosi per l'Italia, soprattutto guardando allo scarto con gli altri Paesi membri che hanno saputo…
Leggi
Nel 2022 gli stipendi italiani hanno segnato un -3,4% rispetto al 2019, l’ultimo anno pre Covid. Nel Belpaese i salari medi lordi nel 2019 erano pari a 46.460 dollari a parità di potere d’acquisto, mentre nel 2022 il valore è sceso sotto i 45mila. Il calo più marcato si è verificato tra il 2019 e il 2020, quando la variazione è stata pari al -4,8%. L’Italia non è l’unica ad aver…
Leggi
Quando ci chiediamo il perché dell'emergere del populismo, degli estremismi, della rabbia e dell'instabilità elettorale nel nostro Paese, dobbiamo sempre tenere a mente un dato elaborato dall'Ocse, rivelato oggi dal Corriere. L'Italia è l'unico Paese d'Europa in cui i salari reali sono scesi rispetto a trent'anni fa. Dal 2008, anno della grande crisi, addirittura scesi del 12%. Oggi la retribuzione media in Italia è di 35.000€, più o meno; nei Paesi…
Leggi
La rincorsa prezzi-salari — che innescherebbe una preoccupante spirale inflattiva che ricorda tanto gli anni della «scala mobile» — è da evitare, certo. L’Italia però è inviluppata da anni in una storia di salari troppo bassi, come plasticamente evidenziato da questa classifica dell’Ocse su dati Eurostat che vede i redditi medi italiani sotto ai livelli degli anni ’90 (vedi tabella in alto). D’altronde c’è una vasta area di povertà fatta di…
Leggi
Non è una percezione bensì un dato certo, e a comunicarlo è l’OCSE, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, che nel suo ultimo rapporto sottolinea le grandi e gravi difficoltà di ripresa del Paese dopo la pandemia. A versare in condizioni pessime sono soprattutto i salari, sempre più inadeguati a fronteggiare il costo della vita: del resto dal 2019 a oggi gli stipendi in Italia si sono ridotti di 1000 euro.
Leggi
L'Ocse certifica il calo degli stipendi degli italiani rispetto all'inflazione nel 2023: il reddito reale pro capite sale, invece, nel G7. Il reddito reale delle famiglie in Italia scende, mentre nell’area Ocse cresce. Tanto nel quarto trimestre del 2023 quanto in tutto lo scorso anno. Insomma gli stipendi, parametrati all’inflazione, continuano a scendere in Italia mentre in molte delle altre economie avanzate aumentano.
Leggi
PARIGI Il reddito reale delle famiglie per abitante nei Paesi Ocse è cresciuto dello 0,5% nel quarto trimestre 2023, dopo un calo dello 0,2% nel terzo trimestre: è quanto afferma la stessa Ocse, precisando che sui 19 Paesi per i quali i dati sono disponibili, 11 registrano un aumento, 6 un calo (tra cui l'Italia) e due sono rimasti stabili. Tra le economie del G7, precisa l'organizzazione internazionale con sede a Parigi, il reddito reale delle famiglie è cresciuto nel Regno Unito, in Francia e negli Stati…
Leggi
La struttura dei salari è ancora indifferente a merito e produttività Molto luci e qualche ombra (persistente) nel mercato del lavoro italiano secondo gli ultimi dati Istat. C'è molto da fare per dare valore al lavoro. Ecco qualche consiglio utile. Il Canto Libero di Sacconi La fotografia Istat del mercato del lavoro descrive nel mese di marzo il miglioramento di importanti indicatori come il tasso di occupazione generale, il tasso di disoccupazione, quello di inattività, l’incidenza dei…
Leggi
Gli stipendi dei lavoratori italiani sono in discesa: negli ultimi cinque anni si sono ridotti di mille euro, stando all’ultimo rapporto dell’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Gli stipendi degli italiani si sono ridotti: i dati Dai dati emergono grandi difficoltà di ripresa dopo la crisi della pandemia di Covid-19, soprattutto andando a rapportare i salari con il costo della vita.
Leggi
I Paesi europei non si sono ancora ripresi economicamente dalla crisi pandemica. O, per meglio dire, a non essersi ancora ripresi sono i salari reali dei lavoratori dipendenti, ossia quelli parametrati al costo della vita. Rispetto al 2019, ossia prima della pandemia di Covid, solo in 8 Stati Ue l'aumento degli stipendi ha permesso ai lavoratori di recuperare la perdita di potere d'acquisto dovuta all'inflazione.
Leggi