Aia, cassa integrazione per l'influenza aviaria: 6000 dipendenti coinvolti

ilgazzettino.it SALUTE

Ma soprattutto, significa starsene a casa senza reddito per chi i 1000 a tempo determinato»

Coinvolti circa 6 mila dipendenti, ma i più colpiti sono i lavoratori a tempo determinato, circa 1000, per i quali non vale la cassa integrazione.

Oggi, si lavora su un turno solo, rispetto ai due soliti in Aia, e questo per i circa 5000 a tempo indeterminato significa cassa integrazione per metà stipendio, che vuol dire tra l'altro l'80% sulla metà e non il 100%. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altre fonti

“La situazione è molto delicata”, si limita a dire prima di rimbalzare la questione al servizio veterinario dell’Ulss. Ora, però, bisognerà capire come il virus sia riuscito a penetrare all’interno dell’allevamento. (La voce di Rovigo)

L’unità di crisi ministeriale nei giorni scorsi ha dato il via libera agli interventi nelle zone polesane. L’influenza aviaria, che dopo l’Italia sta ora colpendo anche l’Europa, nelle ultime settimane sembra aver subito una inversione di tendenza nella sua curva di diffusione – spiega Coldiretti. (Informatore Agrario)

Per questo chiediamo lo stop immediato alla caccia di tutte le specie di uccelli e all’immissione di fauna selvatica a scopo di ripopolamento per fini venatori”. “Sono oltre 250 dei 308 censiti in tutta Italia, per quella che è stata definita l’epidemia aviaria più forte di sempre in Europa. (RovigoInDiretta.it)

L’influenza aviaria ha avuto un impatto pesante sulla produzione che ha determinato purtroppo una riduzione del reddito. I sindacati hanno chiesto un tavolo in Regione per adottare un ammortizzatore sociale per i lavoratori a tempo determinato (Verona News)

Un milione e 90mila animali abbattuti, tra quelli contagiati (876mila) e quelli uccisi in via preventiva (214mila). E’ questo il dato – impressionante – degli effetti dell’epidemia di influenza aviaria in provincia di Brescia secondo quanto riferisce Confagricoltura in una nota che aggiorna i già rilevanti numeri dello Zooprofilattico. (Bsnews.it)

L’Italia è il primo Paese europeo per numero di volatili domestici infetti, secondo solo alla Germania se si considerano anche le specie selvatiche. Senza affrontare le cause delle epidemie assisteremo a un circolo vizioso che divora fondi pubblici. (Greenpeace)