“Challengers”: in sala l’ultimo successo di Luca Guadagnino

“Challengers”: in sala l’ultimo successo di Luca Guadagnino

Il triangolo d’amore che mette in scena il nuovo film di Luca Guadagnino è di quelli che lasciano senza fiato. Oltre ad orchestrare insieme tre interpreti dall’invidiabile presenza scenica, col suo “Challengers” il regista segue a stretto giro le intriganti vicende che nel mondo del tennis mescolano carriera e desiderio, rivalsa e ambizione. Attualmente in testa sia al box office americano che in terra natia, il titolo è un’ulteriore prova del talento di Guadagnino nel collaborare con le star internazionali intrecciando storie capaci di unire l’intrattenimento alle più conturbanti vicende umane. (L'Unione Sarda.it)

La notizia riportata su altri media

Il primo è stato Entertainment Weekly. Poi, adesso, è si è aggiunto Indiewire. Che titola: Zendaya ammette che il finale di Challengers «è confuso». Zendaya (27 anni): in America è “polemica" sul finale di Challengers (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

L’ex tennista per il Guardian: “E’ il miglior film sportivo di sempre, anche meglio di Moneyball. Solo che rende il tennis sexy… il tennis non è mai sexy” (IlNapolista)

Chi legge mi scuserà se per una volta “La nuca di McKinley” si occupa di un film che in tv non è ancora disponibile essendo visibile nelle sale in questi giorni. Il film è, quasi ovviamente, “Challengers” di Luca Guadagnino che essendo di ambientazione specificatamente tennistica non poteva sfuggire agli occhi dei critici che si occupano di sport e della sua riproduzione visiva. (SPORTinMEDIA)

Is "Challengers" bringing sexy back? La vera storia dell'iconica "scena dei churros"

Un trio di tennisti si conosce durante una competizione in giovane età e tra i due amici, Art e Patrick, entra prepotente la bella Tashi. Luca Guadagnino affronta il suo Jules e Jim con un cast di giovani di grido, questa volta con Zendaya, Patrick O'Connor - lanciato da The Crown dove interpretò il giovane principe Carlo - e Mike Faist, visto in West Side Story. (L'Eco di Bergamo)

Storia di tennis e di potere con al centro Zendaya che fa girare la testa a mezzo circuito Atp. Di Luca Guadagnino (Tempi.it)

Il New York Times ha perfino annunciato, in occasione della sua uscita: “Hollywood è più arrapata di quanto non lo sia stata negli ultimi anni." Eppure, il numero di scene 'spinte' nel film è sorprendentemente basso: la tensione sessuale pervade piuttosto i lunghi scambi durante le partite e gli allenamenti di tennis piuttosto che gli affairs veri e propri. (alfemminile.com)