Regno Unito: prima deportazione in Rwanda

Regno Unito: prima deportazione in Rwanda
Nigrizia.it ESTERI

La polizia britannica rastrella i migranti dalle case. L’Irlanda bussa a Sunak per restituire chi attraversa i confini Regno Unito: prima deportazione in Rwanda Il segretario agli interni britannico James Cleverley in visita in Rwanda. Foto dal profilo Flickr del governo del Regno Unito. Sui giornali inglesi la notizia è certa: c’è stata la prima deportazione di una persona migrante verso il Rwanda. (Nigrizia.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Fonte: Home Office – Regno Unito A cura di Giulia Casula (Fanpage.it)

Pugno di ferro della polizia britannica a Londra contro gruppi di giovani e di attivisti dei diritti umani che cercavano di ostacolare le detenzione di alcuni migranti: richiedenti asilo giunti illegalmente sulle coste inglesi e candidati dal governo Tory di Rishi Sunak a essere trasferiti in Ruanda nel quadro del controverso piano concordato a pagamento con il Paese africano e con l'obiettivo di cercare di dissuadere gli sbarchi "dei clandestini" attraverso la Manica nel nome della promessa elettorale (rimasta finora in larga misura sulla carta) di un giro di vite post Brexit sull'immigrazione. (Il Messaggero Veneto)

Nel Regno Unito stanno iniziando i rastrellamenti dei migranti che, nei prossimi tre mesi, dovrebbero essere mandati in Ruanda, come parte del nuovo programma di appalto al Paese della gestione delle pratiche di asilo. (Today.it)

Le deportazioni del Regno Unito in Ruanda sono diventate realtà - La Guida

Roma, 3 mag – Sono scattati in questi giorni i rastrellamenti di immigrati illegali in Gran Bretagna: molti di loro, donne incluse sono già stati arrestati e avviati a centri di detenzione in attesa di essere deportati in Ruanda, in base alla nuova legge entrata in vigore la settimana scorsa. (Il Primato Nazionale)

La sentenza si concentrava sul principio giuridico di non respingimento, conosciuto a livello internazionale come non-refoulement: si tratta di un principio fondamentale del diritto internazionale che vieta al paese che riceve richiedenti asilo di rimandarli in un paese in cui sarebbero in probabile pericolo di essere perseguitati per “razza, religione, nazionalità, appartenenza a un determinato gruppo sociale o opinione politica”. (Il Fatto Quotidiano)

Il piano e l’accordo firmati tra il Regno Unito e il Ruanda rappresentavano una delle priorità del Governo conservatore di Rishi Sunak già nel 2022 e sono diventati Per leggere questo contenuto devi essere abbonato all’edizione digitale de La Guida. (LaGuida.it)