Cinematographe.it 5/4/2023
Fantasmi, nebbie e ricordi. Questi i tre elementi centrali e di peso del quarantaduesimo lungometraggio di carriera di Pupi Avati, La quattordicesima domenica del tempo ordinario, un film che a partire dalla scelta di titolo si presenta a noi come qualcosa di apparentemente astratto, evanescente e fantasmatico – quanti fantasmi nel cinema Avatiano… – e che risulta invece assolutamente concreto e ancora una volta personalissimo e definitivo, così come pochissimi altri titoli dell’intera filmografia dell’autore bolognese di La…
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