Numeri, tendenze e scenari (non solo sul gas russo) dall’ultimo rapporto congiuntale del centro studi di Confindustria. Il blocco all’import di gas russo? In termini di volumi di gas, l’impatto di un blocco, sottolinea il centro studi di Confindustria, va valutato nella situazione che si creerebbe mese per mese, non in termini di consumo annuo aggregato. Se il quadro fosse questo, la carenza di offerta su 12 mesi (aprile 2022-marzo 2023) sarebbe pari a 14 miliardi di…
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Nel 2023, invece, quando i prezzi sarebbero doppi rispetto allo scenario baseline per tutto l’anno, l’impatto sul PIL sarebbe ben più rilevante (-2,2%).Cos/Pie In termini di volumi di gas, l’impatto di un blocco, sottolinea il Csc, va valutato nella situazione che si creerebbe mese per mese, non in termini di consumo annuo aggregato. Sabato 28 maggio 2022 - 14:13. Csc: da blocco gas impatto shock, Pil Italia -2% annuo.
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Tale shock causerebbe una forte carenza di volumi di gas per industria e servizi e un aumento addizionale dei costi energetici. L’impatto totale sul Pil in Italia, nell’orizzonte 2022-2023, è stimabile in quasi un -2,0% in media all’anno». Il centro studi di Confindustria, con un approfondimento sul tema, stima che «l’eventuale blocco delle importazioni di gas naturale dalla Russia, principale fornitore dell’Italia negli ultimi anni, potrebbe avere un effetto molto forte sull’economia…
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Tale shock causerebbe una forte carenza di volumi di gas per industria e servizi e un aumento addizionale dei costi energetici. n blocco all'import di gas russo "sarebbe uno shock su volumi e prezzi" e avrebbe un "impatto pesante". "I costi delle imprese italiane restano appesantiti dai rincari delle commodity, amplificati dal conflitto, nonostante i parziali interventi del Governo", segnala ancora Confindustria, ripercorrendo il quadro dei dati congiunturali.
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Il pmi in aumento in aprile (55,7 da 52,1) "indica un possibile rimbalzo nel secondo trimestre dei servizi, compressi da tempo. L'analisi 'congiuntura flash' del centro studi di Confindustria evidenzia che "nel secondo trimestre 2022 lo scenario per l'Italia resta complicato (dopo il -0,2% del Pil nel primo) per il proseguire del conflitto in Ucraina. Tale shock causerebbe una forte carenza di volumi di gas per industria…
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“Nel 2° trimestre 2022 lo scenario per l’Italia resta complicato”: così sintetizza la sua analisi sul prossimo futuro il Centro studi di Confindustria. In focus anche l’ipotetico ed estremo quadro che vede lo stop totale delle importazioni di gas russo: per l’Italia si tradurrebbe in uno shock. Secondo i calcoli, la produzione è diminuita dello 0,8% nella media del primo trimestre e la stima di aprile è di una caduta.
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