Il futuro del mercato del lavoro in Italia: tra carenze e sfide demografiche

L'Italia si trova di fronte a una sfida occupazionale senza precedenti. Tra il 2024 e il 2028, il paese avrà bisogno di tra 3,1 e 3,6 milioni di lavoratori. Solo per il Veneto, la richiesta è di 302 mila unità. Questi dati emergono dal rapporto “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine”, elaborato da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro.

Sostituzione dei lavoratori in uscita

La maggior parte di questa domanda deriva dalla necessità di sostituire i lavoratori che lasceranno il mercato del lavoro, pari a 2,9 milioni. Nonostante la grande richiesta, le difficoltà nel reperire personale qualificato persistono.

Impatto del calo demografico

Nei prossimi 10 anni, l'Umbria perderà oltre 46mila potenziali lavoratori a causa del calo demografico, secondo le stime della Cgia di Mestre basate sui dati e le proiezioni Istat. Questo fenomeno non riguarda solo l'Umbria, ma tutta l'Italia. Nel 2034, si prevede che ci saranno 3 milioni di residenti in meno in età compresa tra 15 e 64 anni.

Prospettive per il Trentino

Le previsioni indicano che entro i prossimi 10 anni, il numero di persone in età lavorativa (15-64 anni) in Italia diminuirà di 3 milioni di unità (-8,1%). Questo significa che se all'inizio del 2024 questa fascia demografica comprendeva poco meno di 37,5 milioni di persone, nel 2034 scenderà drasticamente, arrivando a poco meno di 34,5 milioni di persone.

Questi dati rappresentano una sfida per il futuro del mercato del lavoro in Italia. Sarà fondamentale trovare soluzioni innovative per affrontare queste difficoltà e garantire un futuro sostenibile per l'economia italiana.

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