Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI viene scambiato a 77,706 dollari, mentre il gas naturale passa di mano a 7,03 dollari. Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI Per il prezzo del petrolio greggio WTI lo scenario ribassista potrebbe proseguire fino al raggiungimento del livello di supporto intermedio di 75 dollari. Ribassi più ampi, sotto i 72 dollari, potrebbero aprire la strada a un test del supporto di 70 dollari al barile, considerato come…
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Prezzi del petrolio in forte calo oggi con il WTI che allunga sotto gli 80$ toccando un minimo a 78,44 $ al barile, in calo del 6% circa e sui minimi dal 10 gennaio. Il saldo da inizio anno si è ridotto a +4,7% con un tonfo del 36% rispetto ai picchi a 123,7$ toccati l’8 marzo. Ad alimentare le vendite sono i timori sulle ricadute sulla domanda delle mosse aggressive sui tassi da parte della Fed. Inoltre pesa il forte rafforzamento del dollaro Usa.
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I prezzi del petrolio si sono stabilizzati lunedì, rimbalzando dopo essere scesi ai livelli più bassi degli ultimi nove mesi, dopo che sono emersi dubbi sulla possibilità che l’Ue imponga un tetto massimo al prezzo del petrolio russo, a causa dei timori di recessione e di un dollaro sempre più forte. I future sul greggio statunitense sono saliti dell’1,60% a 80 dollari al barile, mentre il contratto Brent è salito dello 1,36% a 86,19 dollari.
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Consolidamento Sotto all’Ex Supporto Su grafico a barre giornaliere possiamo ben dedurre quale sia il dato tecnico essenziale da tenere in considerazione durante questa fase dell’oscillazione. I prezzi si sono portati sotto (già nei primi giorni di settembre) alla vecchia area di supporto che transitava fra 86.25/87.05. Anche se il cedimento del livello non è stato finora accompagnato da una conseguente accelerazione al ribasso, da più di due settimane ormai i valori si…
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Prezzi del petrolio in forte calo oggi con il WTI che allunga sotto gli 80$ toccando un minimo a 78,44 $ al barile, in calo del 6% circa e sui minimi dal 10 gennaio. Il saldo da inizio anno si è ridotto a +4,7% con un tonfo del 36% rispetto ai picchi a 123,7$ toccati l’8 marzo. Ad alimentare le vendite sono i timori sulle ricadute sulla domanda delle mosse aggressive sui tassi da parte della Fed. Inoltre pesa il forte rafforzamento del dollaro Usa.
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Prezzi del petrolio in forte calo oggi con il WTI che allunga sotto gli 80$ toccando un minimo a 78,44 $ al barile, in calo del 6% circa e sui minimi dal 10 gennaio. Il saldo da inizio anno si è ridotto a +4,7% con un tonfo del 36% rispetto ai picchi a 123,7$ toccati l’8 marzo. Ad alimentare le vendite sono i timori sulle ricadute sulla domanda delle mosse aggressive sui tassi da parte della Fed. Inoltre pesa il forte rafforzamento del dollaro Usa.
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Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI viene scambiato a 78,67 dollari al barile, mentre il gas naturale segna 6,8575 dollari. Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI Il prezzo del petrolio greggio WTI si ritrova in territorio fortemente ribassista e rimarrà probabilmente intorno agli 80 dollari al barile o persino sotto questo valore per il resto del mese. In caso di nuovo break-out ribassista si possono prevedere nuovi cali fino al livello intermedio…
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MILANO, 26 SET - Continua il calo del prezzo del petrolio sulla scia del superdollaro e dei timori di recessione globale. In avvio di settimana il greggio del Texas perde l'1,21% rispetto alle quotazioni di venerdì e passa di mano a 77,80 dollari al barile, ai minimi intraday da gennaio; il Brent cede l'1,18% a 85,13 dollari al barile .
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I prezzi del petrolio scendono senza sosta da quattro settimane. Dai record di marzo il WTI ha perso quasi il 40%, scivolando anche sotto la soglia psicologia degli 80 dollari, fino a testare il livello più basso dal 10 gennaio, a 79,30 dollari. La domanda si contrae sotto la pressione di un dollaro fortissimo e in un contesto in cui le banche centrali mondiali intendono proseguire la stretta monetaria, a costo di spingere l'economia in recessione.
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Continua il calo del prezzo del petrolio sulla scia del rafforzamento del dollaro e dei timori per una recessione globale.In avvio di settimana il greggio il WTI americano perde oltre un punto percentuale rispetto alle quotazioni di venerdì e passa di mano a 77,80 dollari al barile.Il Brent londinese cede l'1,18% a 85,13 dollari al barile.
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Continua il calo del prezzo del petrolio sulla scia del rafforzamento del dollaro e dei timori per una recessione globale. In avvio di settimana il greggio il WTI americano perde oltre un punto percentuale rispetto alle quotazioni di venerdì e passa di mano a 77,80 dollari al barile. Il Brent londinese cede l'1,18% a 85,13 dollari al barile.(Foto: Aleksandr Prokopenko / 123RF)
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Al Ttf di Amsterdam il gas scende a 172 euro al megawattora, con una flessione del 6,3%, tra i timori della guerra in Ucraina e del rischio recessione. Il Wti perde l’1,21% a 77,80 dollari al barile, ai minimi da gennaio
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Il Brent è sceso sotto gli 85 dollari al barile lunedì, a causa dei timori di recessione e dell’aumento del dollaro statunitense. I futures del Brent sono scesi a circa 84,53 dollari all’inizio della giornata, prima di riprendersi e di raggiungere gli 85,10 dollari a mezzogiorno, ora di Londra. Anche i futures del West Texas Intermediate sono scesi dai minimi e si sono attestati intorno ai 78 dollari.
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Il Brent è sceso sotto gli 85 dollari al barile lunedì, a causa dei timori di recessione e dell’aumento del dollaro statunitense. I futures del Brent sono scesi a circa 84,53 dollari all’inizio della giornata, prima di riprendersi e di raggiungere gli 85,10 dollari a mezzogiorno, ora di Londra. Anche i futures del West Texas Intermediate sono scesi dai minimi e si sono attestati intorno ai 78 dollari.
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Continua il ribasso delle quotazioni del greggio che oggi tocca nuovi minimi. Il benchmark statunitense West Texas Intermediate quota, a metà giornata, a $78/barile - minimo dell’11 gennaio - mentre il Brent del Mare del Nord ha toccato gli $84/barile, minimo del 24 gennaio. Il calo delle quotazioni dell’oro nero è principalmente dovuto ai timori di una recessione economica in Europa che sta patendo gli effetti combinati generati da un rialzo dei tassi di interesse, dalle elevate pressioni inflazionistiche…
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