Inizia così la lettera segreta che Denis Verdini avrebbe inviato a Dell’Utri e Confalonieri per illustrare la strategia per portare Berlusconi al Quirinale, come riporta oggi il Tirreno. Il messaggio, scritto dai domiciliari, sembra essere «una lucida analisi» con cui Verdini suggerisce ai consiglieri di Berlusconi la strategia per affrontare la partita del Colle, come scrive il quotidiano toscano.
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Quirinale, la strategia di Denis…"
Per saperne di più:
Dalla Direzione nazionale del partito non esce alcun nome per il Colle, ma Letta ripete che il nome del Cavaliere è il più "divisivo che possa esserci". Quirinale, Salvini a Letta: “Al Colle né Mattarella né Draghi. Non accettiamo veti su Berlusconi” Il segretario della Lega Matteo Salvini replica al leader Pd Letta, secondo cui il nome di Berlusconi sarebbe “il più divisivo”: “Non accettiamo veti, esclusioni o arroganze”.
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E a quel punto, raccontano, il presidente di Fi potrebbe far scattare un ‘tana libera tutti’ dagli esiti imprevedibili. Se anche con Letta in campo non si riuscisse a trovare un accordo comune, allora davvero salterebbe ogni vincolo di coalizione. Secondo altri boatos resterebbe sempre in piedi un altro ‘piano B’, con l’ex presidente del Senato Marcello Pera in campo (ipotesi gradita a Matteo Salvini) oltre all’opzione di una donna come Letizia Moratti
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“Ciò che non si può pretendere” da Matteo Salvini, scrive ancora Verdini parlando del compagno di sua figlia, è che “rinunci al tentativo di esercitare un ruolo da king maker”. Silvio Berlusconi e così via”, scrive Verdini nella sua mail ‘Marchiando’ le schede, così da renderle riconoscibili: a Fratelli d’Italia sarà detto di scrivere “Silvio Berlusconi”, alla Lega “on. Una lettera, scritta da Denis Verdini, attualmente agli arresti domiciliari, e indirizzata a…
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Possibili franchi tiratori potrebbero spuntare anche nella Lega e in Fratelli d’Italia. Un elenco di 40 nomi – tra cui parlamentari di peso di Forza Italia, ministri e volti storici del centrodestra – additati di non voler votare Berlusconi per il Quirinale. La maggior parte dei potenziali franchi tiratori viene dalla Camera. Al Senato invece il gruppo dei possibili franchi tiratori è composto da nomi di peso del berlusconismo che fu Perché se il leader…
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Il risultato sarebbe la sconfitta sul campo del centrodestra, e un avviso di dissoluzione, come paventa Sallusti. Dunque anche chi non pensa che Berlusconi sia un buon candidato per il Quirinale deve preoccuparsi dell’esito che questa battaglia può avere sul centrodestra. A questo punto qualcuno potrebbe obiettare: ma se tu non sei un sostenitore di Berlusconi, perché ti preoccupi tanto dell’ipotesi che il centrodestra affondi nella battaglia per il Quirinale? Ciò che è in gioco è infatti qualcosa di più: e cioè il destino…
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Forse Draghi, che non ha mai fatto mistero di considerare il Quirinale una possibilità, potrebbe attutire in qualche modo lo smacco e i partiti riprendere il pallino dell’iniziativa dovendo come detto definire un nuovo esecutivo che duri fino alla fine della legislatura Ma stare fuori dall’aula non è un bel gesto e dunque il centrosinistra alla fine potrebbe decidersi a votare. È evidente che a quel punto il centrodestra subirebbe contraccolpi non indifferenti e lo spettro dello…
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