Lo riferisce un tweet di al Arabiya, che cita “fonti arabe”, ma non ci sono al momento altre conferme. Sarraj era stato l’ultima volta due giorni fa a Istanbul per un colloquio di 2 ore e mezza con Erdogan. Il generale Khalifa Haftar ha deciso di accettare l’invito a partecipare alla conferenza di Berlino sulla Libia, in programma domenica 19 gennaio. «Ne discuteremo a Berlino – ha precissato – e se ci saranno le premesse l’Italia è disponibile.
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Il premier Conte ha ribadito la soluzione politica: “Avevo parlato con Haftar e gli dissi che il conflitto armato era un grave errore. Serve una soluzione diplomatica”. Haftar avrebbe rifiutato la mediazione turca per quanto riguarda la tregua in Libia, con gli attacchi che sono ripresi dopo alcuni giorni di cessate il fuoco, come era stato richiesto da Putin. Il generale libico Khalifa Haftar ha accettato l’invito della Germania per la Conferenza che si terrà a Berlino, con l’obiettivo di arrivare ad una situazione…
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Stretta di mano di rito tra Khalifa Haftar e il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov. Il maresciallo Khalifa Haftar, uomo forte della Cirenaica, ha lasciato Mosca senza firmare l'accordo di cessate il fuoco accettato dal suo rivale Fayez al-Sarraj. Malgrado questo fallimento – ha proseguito Lavrov – la Russia proseguirà i suoi sforzi per raggiungere una tregua in Libia. Prima ha detto di sì, ma poi ha lasciato Mosca, è scappato.
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Una fonte ha precisato che i combattenti siriani dovrebbero confluire in una divisione che prende il nome dal leader della resistenza libica, Omar al-Mukhtar, giustiziato dall’Italia nel 1931 e diventato una figura molto popolare in Siria durante la rivolta del 2011. Sia Ankara che Tripoli hanno più volte smentito la presenza di combattenti siriani in Libia. Quattro siriani, riferisce il Guardian, sarebbero già morti in Libia, mentre l’Osservatorio siriano…
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Lo riporta Al Arabiya. La stessa fonte sostiene, inoltre, come Haftar abbia rifiutato la mediazione turca per la tregua a Tripoli. Abdullah Doma/Afp Khalifa Haftar. Il generale della Cirenaica, Khalifa Haftar, ha accettato l'invito della Germania a partecipare alla Conferenza di Berlino sulla Libia. L'uomo forte della Cirenaica avrebbe chiesto inoltre a Mosca una commissione dell'Onu per monitorare il cessate il fuoco.
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Ma a mettere in guardia è il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu: «Se Haftar continua così, l’appuntamento in Germania non avrà senso». Il generale, e i suoi alleati, sembrano voler guadagnare tempo, come dimostra l’adesione alla conferenza di Berlino sulla Libia, in programma domenica prossima. Dal ministero della Difesa di Mosca spiegano che la quantità di problemi accumulati in Libia «richiedono un lavoro profondo per individuare soluzioni condivise».
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Dalla caduta di Gheddafi a oggi: la crisi in Libia spiegata in 2' Lo riferisce Al Arabiya che indica anche le sue condizioni per firmare il cessate il fuoco. Haftar rifiuterebbe che la Turchia faccia da mediatore e avrebbeo chiesto che gli Stati mediatori siano neutrali e abbiamo come scopo «la stabilità della Libia e non quello di rafforzare le milizie armate o dispiegare gli estremisti. Secondo la Tv degli…
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Dal canto suo Vladimir Putin si è confrontato con la Cancelliera tedesca Angela Merkel e con il presidente francese Emmanuel Macron. Fonte foto: http://en.kremlin.ru/. Haftar e al-Sarraj a Mosca da Vladimir Putin. Alla presenza di Vladimir Putin si è palato di tregua. Il Generale e il presidente del governo di accordo nazionale, invitati a Mosca da Vladimir Putin, hanno deciso di non incontrarsi.
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L'Italia non vuole un ruolo primario, ma far avviare la Libia verso una pace duratura ed elezioni». Tutto è rinviato a oggi, dopo una pausa di riflessione che si è resa necessaria dopo l'emergere di contrasti più seri del previsto. L'incontro convocato a Mosca da Vladimir Putin per mettere nero su bianco una tregua militare in Libia non ha avuto per il momento i risultati sperati. Dengov si è però detto ottimista sul fatto che oggi Haftar firmerà, insistendo sul punto che «per il generale è…
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L’accordo. Il documento di sette punti sottoposto ieri alle due parti aveva incassato la firma del governo libico già ieri 13 gennaio, mentre la delegazione di Haftar aveva chiesto ulteriore tempo per riflettere. La firma avrebbe «rappresentato un rischio di legittimazione di un parlamento parallelo» e quindi di «una divisione della Libia». La decisione del maresciallo Haftar, secondo quanto riferiscono fonti qualificate italiane, sarebbe stata presa per poter studiare e…
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Ma la caratura interna dei nomi in ballo dà il senso di un’operazione che è tutt’altro che di facciata. La seconda, spiegano, vorrebbe un Di Maio che vuole sì preservare l’indipendenza, ma che guarda maggiormente all’alveo del centrodestra. Intorno a questa soluzione ruotano i pensieri e le valutazioni di Luigi Di Maio. E sul nuovo Gran consiglio: “Tu puoi spostare e muovere pedine fin che vuoi, ma finché non capiamo chi e cosa siamo diventati e dove vogliamo andare servirà a ben poco”.
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Dal Cairo il premier Giuseppe Conte ha aperto all’invio di altri soldati italiani: «Non escludiamo affatto la possibilità. L'uomo forte di Bengasi ha lasciato la Russia senza firmare l'accordo sottoscritto dal capo del governo di Tripoli, Fayez al Sarraj. L’addio di Haftar a Mosca ha precipitato la situazione in Libia. In questo clima di ulteriore incertezza si attende domenica per la conferenza di Berlino dedicata alla crisi libica, che fino a questa mattina…
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«La Russia – ha fatto sapere il ministro degli Esteri di Mosca Serghei Lavrov - proseguirà nei suoi sforzi per arrivare a un cessate il fuoco in Libia». Di certo il presidente russo Putin eserciterà nelle prossime ore tutta la sua autorità per convincere Haftar ad accettare l'accordo. Conte chiederà ad Al Sisi di esercitare una pressione politico diplomatica su Bengasi per convincere Haftar ad accettare l'accordo turco-russo.
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Haftar non firma la tregua. Le ultime speranze di cessate il fuoco in Libia rischiano di essersi infrante all'alba di oggi. lI leader del Cremlino, Vladimir Putin, ha telefonato alla cancelliera tedesca Merkel per parlare della conferenza sulla Libia che si terrà a Berlino. Mosca, 14 gennaio 2020 - "Nell'ambito della conferenza di Berlino, non escludiamo l'invio di militari italiani, in condizioni di sicurezza, in Libia.
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Haftar nello specifico ha affermato, secondo Al Arabiya, che il documento, proposto e presentato dalle diplomazie di Mosca e Ankara ignora molte richieste dell'esercito nazionale libico. Nel lasciare Mosca, però, il maresciallo non avrebbe comunicato se e quando riprenderà i colloqui per la firma di una tregua. Perché Haftar non ha firmato il documento. La decisione del maresciallo Haftar, secondo quanto riferiscono fonti qualificate italiane, sarebbe stata presa…
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Libia, Serraj incontra Conte: "Sì al cessate il fuoco se Haftar si ritira". Le 7 condizioni. Alle parti è stato sottoposto un accordo in sette punti. Da Bengasi tuttavia avvertono che la vicenda non è chiusa e nella giornata di oggi potrebbero giungere sviluppi al riguardo. Il Generale aveva preso tempo sino a stamane per valutare e meglio comprendere le condizioni, poi il silenzio e la partenza improvvisa.
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Nonostante questo il golpista Haftar si è rifiutato di aderire al cessate il fuoco, prima ha detto di si, poi ha abbandonato le trattative ed è fuggito". E se Ankara appoggia Serraj e dispiega soldati per farlo, Mosca, nonostante lo smentisca, sembra sostenere Haftar con armi, denaro e mercenari. "La Libia sembra lontana ma non lo è", ha osservato il presidente turco. Ora, la partenza di Haftar da Mosca senza aver firmato un accordo solleva interrogativi sulla fattibilità di una…
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Secondo Al Arabiya, Haftar ha giustificato la mancata accettazione del cessate il fuoco sostenendo che il documento proposto ignora molte richieste dell’Esercito nazionale libico. Il generale Khalifa Haftar, comandante dell’Esercito nazionale libico, ha lasciato Mosca senza firmare l’accordo di cessate il fuoco con il Governo di accordo nazionale (Gna) guidato da Fayez al Serraj. Ma Haftar crede nella soluzione militare e non vuole fare dietrofront a un passo dalla vittoria.
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Il generale Khalifa Haftar, comandante dell'Esercito nazionale libico, ha lasciato Mosca senza firmare l'accordo per il cessate il fuoco sottoscritto dal governo di accordo nazionale di Tripoli. Il generale avrebbe anche chiesto un monitoraggio internazionale del cessate il fuoco senza la partecipazione della Turchia e chiesto il ritiro immediato dei mercenari "arrivati dalla Siria e dalla Turchia".
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Il generale avrebbe anche chiesto un monitoraggio internazionale del cessate il fuoco senza la partecipazione della Turchia e chiesto il ritiro immediato dei mercenari "arrivati dalla Siria e dalla Turchia". La partenza di Haftar da Mosca senza aver firmato un accordo solleva interrogativi sulla fattibilità di una conferenza internazionale sulla Libia sponsorizzata dall'Onu a Berlino, prevista per gennaio.
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