Nacque la Protezione Civile”. Oggi evento ad Acerra, nel napoletano, dove emerge un modello di comunicazione ed informazione che fa rete con le scuole. A confronto geologi, architetti, Protezione Civile, Vigili del Fuoco, testimonianze vive. “Ci sono due aspetti di cui uno riguarda lo sviluppo della ricerca e della capacità di previsione – ha dichiarato Fulvio Bonavitacola, Assessore alla Protezione Civile della Regione Campania – l’altro insegnamento riguarda l’organizzazione di…
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Piano di Sorrento. Oggi ricorre il 42esimo anniversario del terremoto che, alle 19.34 del 23 novembre 1980,sconvolse la Campania e la Basilicata. E come ogni anno Piano di Sorrento non dimentica ed alle 19.34 di oggi, dopo la celebrazione della Santa Messa nella Basilica di San Michele Arcangelo in suffragio delle dieci vittime, cittadini ed autorità hanno raggiunto con un silenzioso corteo la lapide posta nei giardinetti di Via delle Rose sul cui marmo sono incisi i nomi delle 10 vittime.
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In questo 42esimo anniversario del terremoto del 23 novembre 1980 riportiamo un’omelia di Mon. Arturo Aiello, vescovo di Avellino ed ex parroco di Piano di Sorrento, che ha come tema centrale proprio il sisma e la memoria delle vittime: «Da quella sera del 23 novembre 1980 noi non siamo più gli stessi. Perché i gesti umani e le vicende che costringono gli uomini a vivere certe tragedie cambiano i connotati alla storia.
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Anche alcuni cittadini di Campagna rimasero vittime del terremoto che il 23 novembre del 1980 devastò l’Irpinia ed altre zone della Campania e della Basilicata. Proprio in ricordo dei concittadini che in quel tragico giorno persero la vita sotto le macerie, il sindaco, Roberto Monaco, ha voluto deporre dei fiori sulle loro tombe e ha partecipato, insieme a Don Carlo, parroco di Campagna, alla benedizione della città.
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Terremoto, Ricciardi (Pd) alla Camera: «Avviare indagine conoscitiva, chiudere una pagina di storia»
"Alle 19.34 di 42 anni fa, in un territorio dove Cristo non si era mai fermato, in 90 secondi si consumò la più immane catastrofe della nostra storia repubblicana: il Terremoto dell’Irpinia. 2914 vittime, 9000 feriti, 280 mila sfollati hanno aperto uno squarcio profondo su un pezzo di mondo sconosciuto che sembrava riportare le lancette dell’orologio a un secolo prima. Improvvisamente assursero alla cronaca nazionale ed internazionale…
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Piano di Sorrento. Oggi ricorre il 42esimo anniversario del terremoto che, alle 19.34 del 23 novembre 1980,sconvolse la Campania e la Basilicata. Quella domenica di 42 anni fa Piano di Sorrento contò 10 vittime, 10 cittadini uccisi dal crollo delle proprie abitazioni. Una data che fa parte della storia della città e che resta impressa nella memoria di chi ha vissuto quei momenti e non potrà mai dimenticarli, non potrà mai dimenticare il forte boato, le urla, l’odore di polvere ed il suono…
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Piano di Sorrento. L’architetto Antonino Gargiulo fu sindaco della città dal 1975 al 1988. Era, quindi, alla guida della città durante il terremoto del 23 novembre 1980. Nella tragica notte del sisma era tra i suoi concittadini a scavare a mani nude tra le macerie per cercare di estrarre le persone rimaste sepolte dal crollo delle proprie abitazioni. Nei giorni immediatamente successivi – come riporta il carottese Domenico Cinque in un suo…
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Dichiarazione del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in occasione del 42 esimo anniversario del sisma del 23 novembre 1980 «Quarantadue anni fa un terribile sisma colpì la mia Irpinia, portando morte e devastazione. Rimane una ferita incancellabile per questa meravigliosa terra, così come indelebile è il ricordo della straordinaria solidarietà di moltissimi, in Italia…
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Il Salernitano ricorda il terremoto del 1980: 90 secondi di terrore e paura Il presidente della provincia Franco Alfieri: "A 42 anni dal sisma ci aspettano altre sfide" Un minuto e mezzo bastò a sconvolgere la Campania. Il 23 novembre del 1980, alle 19.34,53, due scosse sismiche, di cui la più violenta caratterizzata da una magnitudo di 6.9, cancellarono in appena 90 secondi interi paesi seminando distruzione e morte, colpendo un’area di 17.000 chilometri che andava…
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Stampa Per quelli che non c’erano: 42 anni fa, il 23 novembre del 1980, ce la vedemmo brutta. Nel bel mezzo della sintesi della partita di serie A – il massimo che ci potevamo permettere in un’epoca in cui il calcio non era ancora merce da pay-tv – il buio improvviso, un assordante boato e i palazzi che dondolando quasi si toccavano. Alla fine della fine del mondo – un minuto e mezzo, ma sembrò eterno – ci ritrovammo per strada.
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Sembrava una domenica come tante quel 23 novembre 1980, e invece no. Niente dopo quella domenica fu più come prima. Erano le 19:34 di di 42 anni fa e si stava tutti in famiglia. 90° minuto era terminato da un po’ e in tv trasmettevano il secondo tempo di una partita di serie A, il derby d’Italia tra Juventus e Inter. La mia memoria si è fermata lì, ad un duello a centrocampo in cui ebbe la meglio l’irlandese Brady.
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Napoli ricorda i morti del terremoto del 1980 con una corona di fiori su via Stadera Il Comune di Napoli ha ricordato i morti di via Stadera nel terremoto del 1980: la palazzina di 9 piani al civico 86 venne giù, uccidendo oltre 50 persone. A cura di Giuseppe Cozzolino La corona di fiori posta dal Comune di Napoli su via Stadera Una corona di fiori per ricordare le vittime del terremoto del 23 novembre 1980 in Irpinia, i cui effetti si fecero sentire fino a Napoli: a…
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I vigili del fuoco in pensione che salvarono Toni, il terzo da sinistra col maglione blu shadow Per tre giorni rimase sotto le macerie della palazzina dove abitava, crollata in seguito alle scosse di terremoto che il 23 novembre del 1980 sconvolsero l'Irpinia. E solo grazie alla caparbietà e all'ostinazione dei vigili del fuoco, che non smisero mai di scavare, ne uscì vivo. Ora, 42 anni dopo, l'allora ragazzino e quella squadra di pompieri si sono rincontrati.
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Era il 23 novembre 1980 quando la terrà tremò in Irpinia: una forte scossa che provocò oltre 2.900 morti, migliaia di feriti e sfollati. Tra le vittime, oltre ai cittadini, anche diversi carabinieri. In un video diffuso in occasione del 42esimo anniversario dall'Arma, le parole dell'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini che visitò i luoghi della tragedia: «Sono tornato ieri dalle zone devastate dalla tremenda catastrofe sismica - disse Pertini - Ho assistito a spettacoli che mai dimenticherò».
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Altrettanto doveroso è sottolineare lo sforzo e il grande percorso di rinascita e di crescita di quei territori, messo in atto dalla popolazione e dalle istituzioni», ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per ricordare quel tragico 23 novembre del 1980. (mi-lorenteggio.com) Roma, 23 novembre 2022 – «Quarantadue anni fa un terribile sisma colpì la mia Irpinia, portando morte e devastazione.
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Fate Presto: un urlo che scosse il mondo. Il 26 novembre del 1980, tre giorni dopo il terribile terremoto in Irpinia, Il Mattino titolò Fate Presto e quel titolo è e resta un simbolo profondo. In due sole parole era condensato il senso profondo della tragedia, della necessità di salvare vite umane, intercettare respiri sotto le macerie, canalizzare aiuti. Quando non vi era ancora una vera e propria macchina di Protezione Civile e l’ingranaggio dei soccorsi era lento, caotico, precario.
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Geologi: concentrare l’attenzione sulla sicurezza degli edifici strategici Da Aceerra il monito di Gaetano Sammartino “Il terremoto dell’Irpinia è stato un punto di partenza anche per il nuovo quadro normativo. A distanza di 42 anni però dobbiamo concentrare l’attenzione sulla sicurezza degli edifici strategici. C’è il tema degli edifici strategici ma anche del patrimonio culturale da tenere in sicurezza.
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In via Stadera nel quartiere Poggioreale, questa mattina si ricordano i morti del terremoto del 1980. Alla cerimonia il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha deposto una corona di fiori in memoria delle vittime del terremoto del 23 novembre 1980, del quale oggi ricorre il 42° anniversario. La commemorazione del sisma che ebbe il suo epicentro in Irpinia ma che sconvolse ampia parte della regione e anche la città di Napoli, è avvenuta nel luogo divenuto simbolo della città devastata dal terremoto che proprio in via…
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''Il 23 novembre 1980 è una data che ha segnato profondamente la vita della Basilicata". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, a 42 anni dal terremoto che provocò vittime anche nella regione lucana. "Oltre a danni immensi il terremoto ha portato dolore e sconforto nelle nostre comunità'' aggiunge.
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"In occasione del 42esimo anniversario del terremoto in Irpinia e nel sud Italia, desidero rivolgere il mio pensiero ai familiari delle vittime e a coloro che vissero in prima persona un evento così catastrofico. Quella sera del 23 novembre 1980, una scossa di terremoto causò oltre duemila e cinquecento
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Terremoto '80, Spena: "Arrestare lo spopolamento e la fuga dei giovani" Il monito del Prefetto a margine della commemorazione al Duomo di Avellino Il 23 novembre 1980 il terremoto che devastò l'Irpinia e provocò 3000 morti. In occasione del 42esimo anniversario si è rinnovato il momento della commemorazione delle vittime con una messa al Duomo di Avellino e la deposizione di una corona di fiori in piazza 23 novembre 1980.
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"Il mio pensiero va ai familiari delle vittime" Roma, 23 nov. – “In occasione del 42esimo anniversario del terremoto in Irpinia e nel sud Italia, desidero rivolgere il mio pensiero ai familiari delle vittime e a coloro che vissero in prima persona un evento così catastrofico. Quella sera del 23 novembre 1980, una scossa di terremoto causò oltre duemila e cinquecento morti, più di 8mila feriti e coinvolse ben 679 comuni lasciando senza casa circa 300mila persone.
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Il 23 novembre 1980 un dramma che ha segnato generazioni di campani Giovanni Ibello Era il 23 novembre 1980, l’orologio segnava le 19:34, la Rai tramsetteva in differita la partita tra Juve e Inter giocata quel pomeriggio. Secondo e testimonianze dell'epoca, la giornata era stata troppo calda per il perido dell'anno che, come da tradizione, anticipa l'ingresso delle festività natalizie. Il 23 novembre 1980 un dramma che ha segnato generazioni di campani La terra tremò all’improvviso, senza scosse di…
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Piano di Sorrento ricorda il terremoto, il sindaco: “Non dimentichiamo chi perse la vita”. Oggi, mercoledì 23 novembre, la Città di Piano di Sorrento ricorda il terremoto dell’Irpinia. L’Amministrazione comunale parteciperà alla celebrazione eucaristica in suffragio delle vittime presso la Basilica di San Michele Arcangelo alle ore 18.30; alle ore 19.34 verrà reso…
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Terremoto dell'Irpinia dopo 42 anni: il messaggio del Ministro Piantedosi Il ricordo del titolare del Viminale originario della provincia di Avellino: rimane una ferita "Quarantadue anni fa un terribile sisma colpì la mia Irpinia, portando morte e devastazione. Rimane una ferita incancellabile per questa meravigliosa terra, così come indelebile è il ricordo della straordinaria solidarietà di moltissimi, in Italia e all'estero, che si mobilitarono per portare aiuto alle comunità…
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Il terremoto in Irpinia: 42 anni dalla catastrofe Nella serata diun violento, estendendosi fino a investire anche parte della provincia di. L’epicentro fu identificatoNon fu subito chiaro che la scossa avesse provocato ingenti danni,con comprovate lesioni gravi alle abitazioni, alle infrastrutture e non in ultimo alle persone:Il sisma fu classificato come, X grado della scala Mercalli, e durò circa 90 secondi.
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