Questa l’ipotesi formulata dalla Procura della Repubblica di Aosta nei confronti di Paolo Millo, primario della Struttura complessa di Chirurgia generale dell’ospedale Parini di Aosta. Le indagini, avviate l’estate scorsa a seguito di un esposto, sono condotte dai carabinieri e coordinate dal pm Luca Ceccanti. E, infatti, proprio la settimana scorsa Millo è comparso davanti al sostituto Ceccanti per spiegare le proprie ragioni Concorso chirurghi: indagato un primario dell’ospedale Parini di…
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Concorso chirurghi: indagato un…"
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Aosta - Gli uffici regionali hanno presentato un emendamento, approvato, alla Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. “Tali proposte emendative, tenendo conto delle specifiche condizioni regionali, permetterebbero una valutazione più coerente con la reale situazione epidemiologica locale, – spiega una nota della Regione – con particolare riferimento alla classificazione delle zone di colore”.
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Secondo i carabinieri, nelle investigazioni iniziate nel 2017, in particolare, il coinvolgimento di Maria Rita Bagalà riguarda due società: La “Sole Srl” e la “Calabria Turismo Srl”. Per la Dda di Catanzaro, la “mente legale” della cosca di ‘ndrangheta era in Valle d’Aosta, e si tratta dell’avvocata 52enne Maria Rita Bagalà, figlia del presunto boss, finita agli arresti domiciliari. Per l’accusa, i due coniugi erano riusciti ad ottenere…
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Almeno un arresto ad Aosta in queste ore nel corso dell'Operazione antindrangheta 'Alibante' guidata dalla Dda di Catanzaro con il coordinamento di Nicola Gratteri. I dettagli dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa alle ore 11 di oggi lunedì 3 maggio al Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro. Per sette indagati è stata disposta la detenzione in carcere, per 10 gli arresti domiciliari e per due indagati la misura interdittiva…
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Lo scrive il gip di Catanzaro, Matteo Ferrante, nella lunga ordinanza di custodia cautelare che ha condotto il legale agli arresti domiciliari insieme a diverse altre persone. Maria Rita Bagalà, avvocata coinvolta nell'ambito dell'operazione denominata Alibante della Dda di Catanzaro, sarebbe la "mente legale del clan" guidato dal padre Carmelo e si sarebbe occupata della "amministrazione dei diversi affari illeciti".
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Domiciliari per Francesco Cardamone, 40 anni, residente a Nocera Terinese; Giovanni Costanzo, 54 anni, residente a Falerna; Vincenzo Dattilo, 65 anni, di Lamezia; Francesco Antonio De Biase, 50 anni, di Lamezia; Luigi Ferlaino, di Falerna; Raffaele Gallo, di Conflenti; Giovanni Eugenio Macchione, 62 anni, detto “cugino calimero”, di Lamezia; Antonio Rosario Mastroianni,74, inteso Tonino “u milanese” o “postino”, di Nocera Terinese e Antonio Pietro Stranges, 68 anni, di Conflenti.
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Questa mattina, lunedì 3 maggio, i carabinieri le hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Maria Rita Bagalà è la moglie dell’avvocato Andrea Giunti, anche lui indagato. Le indagini sono state avviate a seguito della presentazione, da parte di imprenditori lametini di denunce relative a estorsioni poste in essere da appartenenti alla cosca Bagalà, operante…
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