L'estensione della flat tax per le partite Iva fino a 85mila euro per il 2023 favorirà molto i lavoratori autonomi rispetto ai dipendenti. La sproporzione è segnalata in uno studio del Servizio politiche fiscali della Uil, secondo cui gli autonomi entro la nuova soglia di reddito pagheranno fino all'800% in meno di Irpef rispetto ai dipendenti. Una diseguaglianza evidente, che farà gravare tutto il peso dell'imposta sul reddito delle persone fisiche…
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Intanto martedì i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono attesi a Palzzo Chigi, per un nuovo round di confronto, convocato dalla stessa premier Meloni, sulla manovra Sono i calcoli del Servizio politiche fiscali della Uil, guidato da Domenico Proietti, che oggi – a ridosso dell’arrivo della manovra in Parlamento – ha presentato uno studio sugli effetti della flat tax, definita “uno strumento contrario ad una tassazione equa e giusta”.
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La differenza tra autonomi con un fatturato di 85 mila e pensionati e dipendenti con un reddito equivalente può raggiungere, nei casi estremi, oltre l'800% di imposte versate in più da parte di questi ultimi. E' quanto indica uno studio del Servizio politiche fiscali della Uil, secondo il quale in pratica un lavoratore autonomo verserebbe fino a 27 mila euro di Irpef in meno ogni anno, rispetto a lavoratori dipendenti e pensionati, senza contare lo sconto sui contributi previdenziali.
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La differenza tra autonomi con un fatturato di 85 mila e pensionati e dipendenti con un reddito equivalente può raggiungere, nei casi estremi, oltre l'800% di imposte versate in più da parte di questi ultimi. E' quanto indica uno studio del Servizio politiche fiscali della Uil, secondo il quale in pratica un lavoratore autonomo verserebbe fino a 27 mila euro di Irpef in meno ogni anno, rispetto a lavoratori dipendenti e pensionati, senza contare lo sconto sui contributi previdenziali.
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Quanto risparmiano le partite Iva che applicheranno, a partire dal 2023, la flat tax incrementale? Nei casi più vantaggiosi, il nuovo sistema di tassazione dei lavoratori autonomi porterà a risparmiare fino a un terzo delle imposte dovute. Ma ci sono delle condizioni in cui il risparmio sulle tasse da pagare è particolarmente vantaggioso: chi fa grandi salti di reddito rispetto a quanto fatturato negli ultimi tre anni.
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Le imprese individuali e i professionisti che nel 2022 percepiscono ricavi o compensi non eccedenti 85.000 euro potranno applicare il regime forfettario nel 2023. È quanto emerge dalla lettura del ddl Bilancio 2023 che, modificando il comma 54, lett. a, della L. 190/2014, interviene sul limite di ricavi e compensi per l’applicazione del regime forfettario, incrementando la soglia massima da 65.000 euro a 85.000 euro.
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Tra le novità sulle quali, nel trattamento fiscale del lavoro autonomo, il governo sembra investire molto, c’è sicuramente il nuovo regime forfettario. La legge di Bilancio per il 2023 innalza a 85mila euro la soglia di volume di ricavi per l’accesso e la permanenza al forfettario. L’aumento della soglia dei ricavi e compensi tiene conto della direttiva Ue 2020/285, ma è subordinato al rilascio di una specifica misura di deroga da parte delle competenti autorità europee.
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Il Regime forfettario, nel corso del 2023, cambierà volto. La Legge di Bilancio 2023, firmata dal nuovo esecutivo, ha introdotto una serie di importanti novità, anche se sono pochi i titolari di partita Iva, che hanno la possibilità di beneficiare della nuova misura. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della Legge di Bilancio 2023, il premier Giorgia Meloni ha citato tre tasse piatte, che sono costituite proprio dal nuovo regime forfettario, che viene introdotto dal 2023, dalla…
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Regime Forfettario 2023: ecco le novità introdotte dalla Legge di Bilancio Tra le misure contenute nella Legge di Bilancio 2023 sono previste importanti modifiche al regime forfettario. Le novità introdotte riguardano principalmente i requisiti e le soglie annuali che consentono l'accesso e la permanenza nel regime forfettario. I nuovi requisiti del regime forfettario La prima modifica inserita nella bozza della manovra, in corso di approvazione in Parlamento, va ad innalzare la…
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Flat tax e flat tax incrementale. Nelle ultime settimane non si fa altro che parlare di queste due tasse piatte, la prima si identifica con il già noto regime forfettario, ora oggetto di modifiche con la Legge di bilancio 2023, l’altra con la nuova tassa piatta che sarà introdotta dalla stessa Manovra per imprese e professionisti che non sono in regime forfettario. La Legge di bilancio 2023 è arrivata in Parlamento.
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Il disegno di legge di bilancio 2023 prevede norme che contribuiscono a erodere ulteriormente la base imponibile Irpef e aumentano la complessità e l’iniquità del sistema. La più importante riguarda l’estensione della “flat tax delle partite Iva”. La flat tax e l’Irpef Il disegno di legge di bilancio 2023 prevede alcune norme che contribuiscono a erodere ulteriormente la base imponibile Irpef e aumentano l’erraticità, la complessità e l’iniquità del sistema.
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Tra le novità fiscali inserite nella Legge di Bilancio 2023 c’è anche una nuova imposta sostitutiva per le partite iva: la flat tax incrementale dedicata i contribuenti persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni. Si tratta di un’imposta sostitutiva del 15% da applicare ai soli incrementi di reddito del 2023 rispetto al triennio precedente, fino a un limite massimo di 40.000 euro.
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Con la Legge di Bilancio cambiano le regole per le flat tax già vigenti e viene introdotta una nuova flat tax 2023 incrementale. Innanzitutto, per il regime forfettario l’aliquota agevolata del 15% sarà accessibile ai redditi fino a 85.000 euro (e non fino a 65.000). Poi arriva la flat tax “incrementale” per tutte le pratite iva sul maggiore utile conseguito rispetto al triennio precedente con soglia massima 40.000 euro.
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La Legge di Bilancio 2023, approvata il 21 novembre 2022 dal Consiglio dei Ministri, mette nuovamente mano al regime agevolato forfettario - di cui all’art. 1, commi da 54 a 89, della Legge n. 190 del 2014, così come modificato dall’articolo 1, commi da 9 a 11, della Legge n. 145 del 2018,…
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Forfettario allargato, il limite di 85mila euro entro il 31 dicembre apre al regime nel 2023 di Cristiano Dell'Oste e Giorgio Gavelli Con la manovra cambiano gli incentivi spesso distorti alla crescita dimensionale di professionisti e autonomi. Per chi sta nel regime ordinario c’è la variabile della flat tax incrementale Contenuto esclusivo Norme & Tributi Plus Contenuto esclusivo Norme & Tributi Plus L’aumento a 85mila…
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La nuova legge di bilancio rivede i requisiti di accesso al regime forfettario. In particolare, il Governo interviene sul primo dei requisiti di accesso al regime forfettario, c.d. flat tax, ossia sul monte ricavi/compensi che non deve essere superato per accedere e rimanere nel regime forfettario. Nello specifico, la soglia ricavi/compensi viene innalzata da 65.000 euro a 85.000. Ciò vale anche per chi è già in regime forfettario e a fine anno va oltre il limite ricavi di 65.000 euro ma non oltre 85.000.
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Flat tax incrementale al 15%, sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali, per le partite Iva con tetto a 40.000 euro per il 2023. Il calcolo viene effettuato sull’incremento di reddito dell’anno oggetto di dichiarazione rispetto al più elevato del triennio precedente. Introduzione di una flat tax incrementale al 15% con tetto massimo di 40.000 euro per il periodo di imposta 2023; La base imponibile è calcolata come differenza tra il reddito imponibile dell’anno oggetto di dichiarazione ed il più elevato reddito…
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Guida alla flat tax incrementale 2023 per Partite IVA persone fisiche: beneficiari, condizioni di accesso, formula di calcolo, esempi e convenienza. Prendono forma i contorni della flat tax incrementale, la tassazione sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali istituita dalla Legge di Bilancio 2023, la cui convenienza è proporzionale al maggiore reddito complessivo delle Partite IVA nel 223 rispetto al triennio precedente.
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