Giovanni De Donno, però, ci tiene a fare una precisazione: il plasma può curare o velocizzare la guarigione dal coronavirus. Giuseppe De Donno dell’Ospedale di Mantova parla del successo ottenuto con il plasma per la cura del coronavirus. Coronavirus, De Donno (Ospedale di Mantova): "La cura con il plasma funziona, ragazzo di 28 anni senza febbre in 24 ore". Coronavirus, la conferma da Mantova: “Il plasma funziona”.
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La Regione Emilia-Romagna interviene sulla plasma terapia, e lo fa attraverso le valutazioni del professor Pierluigi Viale, componente dell’Unità di crisi regionale Covid-19 e direttore dell’unità operativa di Malattie Infettive del Policlinico Sant’Orsola di Bologna. “Vi sono alcune perplessità di fondo rispetto a tale terapia- sottolinea Viale-. “Tuttavia i dati di letteratura sono al momento molto scarsi, quasi aneddotici: si riferiscono infatti a meno di venti…
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Innanzitutto, il fatto che non si sappia se gli anticorpi presenti nel siero dei pazienti guariti siano protettivi e per quanto perdurino. Pierluigi Viale, direttore dell’unità di Malattie infettive del Sant’Orsola: “Prima di considerarla terapia di riferimento, è necessario verificarne l’efficacia in altri contesti”. Un’ulteriore perplessità giunge dall’ipotesi che la somministrazione di plasma contenete anticorpi di un’altra persona possa innescare patologie immuno-mediate”.
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“Tuttavia i dati di letteratura sono al momento molto scarsi, quasi aneddotici: si riferiscono infatti a meno di venti pazienti, tutti in fase di malattia avanzata e tutti co-trattati con altri farmaci, per cui è difficile trarre conclusioni definitive- aggiunge-. Anche per questa terapia sarebbe necessario mettere in atto uno studio prospettico randomizzato e soprattutto verificarne l’efficacia in fase più precoce di malattia ed in assenza di co-trattamenti”.
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Il plasma può essere congelato e durare fino a 6 mesi in stoccaggio, per questo a Mantova abbiamo creato una banca del plasma. Adesso, conclude De Donno, "ogni volta dobbiamo chiedere l'autorizzazione al Comitato etico e questo è un impedimento enorme perché ci fa perdere tempo prezioso per salvare le persone. I donatori devono avere delle caratteristiche fondamentali, devono essere donatori guariti da coronavirus
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“Vi sono alcune perplessità di fondo rispetto a tale terapia - sottolinea Viale -. Innanzitutto il fatto che non si sappia se gli anticorpi presenti nel siero dei pazienti guariti siano protettivi e per quanto perdurino. Bologna, 4 maggio 2020 – Le perplessità del professor Pierluigi Viale frenano la Regione Emilia Romagna in merito alla possibilità di adottare la plasma terapia per affrontare il Coronavirus.
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“Vi sono alcune perplessità di fondo rispetto a tale terapia- sottolinea Viale-. Pertanto, al momento in Emilia-Romagna non viene utilizzata. “Una risorsa terapeutica importante, ma i dati ancora scarsi non consentono di trarre conclusioni definitive”. Prima di considerarla terapia di riferimento, è necessario verificarne l’efficacia in fase più precoce, in assenza di altre cure e con un più…
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Fonte Radio Cusano Campus Il plasma può essere congelato e durare fino a 6 mesi in stoccaggio, per questo a Mantova abbiamo creato una banca del plasma. I donatori devono avere delle caratteristiche fondamentali, devono essere donatori guariti da Coronavirus. iuseppe De Donno, primario presso il Reparto di Pneumologia dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Radio Cusano Tv Italia…
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Il sangue dei pazienti guariti dal coronavirus è ricco di anticorpi. Inserendo con una trasfusione nell’organismo dei malati questi stessi anticorpi sviluppati da coloro che sono già guariti, si può ottenere un processo immunizzante accelerato. Coronavirus: la cura al plasma è tornata ad attirare l’attenzione del mondo intero. La speranza che la cura al plasma rappresenti il rimedio per il coronavirus, in attesa del vaccino, si fa sempre più concreta.
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Alcuni pazienti affetti da Covid-19 sono guariti completamente in sole 48 ore. La trasfusione di plasma iperimmune, donato dai pazienti guariti dal Covid-19, e infuso direttamente nelle vene dei pazienti ricoverati ha dato risultati sorprendenti. Gli studiosi sostengono che funziona in pazienti appena entrati in terapia intensiva, quando si è appena sviluppata una grave insufficienza respiratoria
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La terapia con plasma iperimmune usato in pazienti affetti da Coronavirus in condizioni critiche ha suscitato polemiche tra gli addetti ai lavori sulla sua efficacia. Così anche Pamela”, la donna incinta. C’è stata una telefonata dei Nas all’ospedale Poma di Mantova per avere informazioni sul caso della donna incinta curata con il plasma iperimmune. Oggi, dopo l’infusione di plasma iperimmune, ormai amico mio, stai molto meglio.
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Un funzionario dell'Onu si è già informato sulla terapia al plasma, mentre ISS e Ministero della Salute stanno alla finestra. La cura al Covid sembra proprio essere il plasma dei guariti. Questa 'cura naturale' non sembra però avere il giusto impatto mediatico. Il plasma, ad oggi, è la sola cura antivirus che sembra funzionare. Mi spiego: se la malattia ha lavorato a lungo fino a compromettere la funzionalità degli organi non c’è plasma che tenga.
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Plasma terapia, la Regione Emilia-Romagna: “Presto per trarre conclusioni definitive, dati ancora scarsi”. “Una risorsa terapeutica importante, ma i dati ancora scarsi non consentono di trarre conclusioni definitive”. “Dati di letteratura riferiti solo a una ventina di pazienti, tutti in fase di malattia avanzata e curati anche con altri farmaci. Un’ulteriore perplessità giunge dall’ipotesi che la somministrazione di plasma contenete anticorpi di un’altra persona possa innescare…
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Il plasma iperimmune è una componente del sangue dei pazienti guariti dal Covid-19, particolarmente ricco di anticorpi specificamente diretti contro il virus: viene prelevato dal donatore e raccolto mediante un separatore cellulare. «Da un soggetto che dona 600 ml di plasma iperimmune otteniamo due “proiettili” da dare a due pazienti» spiega il dottor Cesare Perotti, direttore di immunoematologia del San Matteo
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I miglioramenti sono risultati evidenti già dopo 1-2 giorni dall’inizio della terapia. La terapia al plasma funziona. Cauti i medici: «Cura da valutare». Lotta al Covid, la Asl di Frosinone avvia la cura sperimentale con il plasma dei pazienti guariti. Da pochi giorni si è concluso il primo studio, ma sappiamo già che i risultati sono molto promettenti. La terapia consiste nell’utilizzo del plasma dei pazienti guariti dal Covid-19. Al trattamento sono stati sottoposti i pazienti più…
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