L'ex consigliere comunale di Palermo Mimmo Russo arrestato per corruzione e legami con la mafia

Corruzione e legami mafiosi

L'ex consigliere comunale di Fratelli d'Italia a Palermo, Mimmo Russo, è stato arrestato. Le accuse sono pesanti: concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio politico-mafioso, concorso in estorsione aggravata e concorso in corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio. Questo episodio rappresenta l'ultimo di una serie di scandali che hanno colpito la politica italiana, incapace di liberarsi dall'ombra della corruzione e dei legami con la criminalità organizzata.

Assunzioni sospette alla Conad

Russo è accusato di aver favorito l'assunzione nei supermercati Conad di parenti di boss mafiosi, tra cui l'amante del boss di Brancaccio Stefano Marino e la nuora del capomafia ergastolano Scimone. Queste assunzioni sono emerse nel corso dell'inchiesta coordinata dalla Dda di Palermo.

Promesse elettorali e corruzione

Russo avrebbe promesso posti di lavoro e regalie in cambio di preferenze elettorali. Durante le elezioni comunali di Palermo del 2022, Russo avrebbe detto a un sindacalista, senza sapere di essere intercettato: «Tu devi votare, che i figli di quelli in galera devono entrare».

Altri coinvolti nell'inchiesta

Nell'ambito della stessa inchiesta è finito ai domiciliari anche Gregorio Marchese, figlio di uno dei più spietati killer di Cosa nostra, Filippo Marchese. Gregorio Marchese è accusato di estorsione e corruzione.

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