"Riconoscendo il diritto a manifestare pacificamente, invita tutti i manifestanti a evitare atti di violenza e le forze di sicurezza a esercitare la massima moderazione". "Il Segretario generale dell'Onu segue con preoccupazione le manifestazioni che si sono svolte il 1° luglio in diverse città della Libia, tra cui Tripoli, Tobruk e Bengasi". I recenti incontri al Cairo e a Ginevra sotto gli auspici dell'Onu hanno compiuto notevoli progressi, sui quali si dovrebbe costruire"…
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Continua lo stallo politico. Sullo sfondo delle proteste e delle richieste di dimissioni rimane la crisi politica. Ancora non sono state fissate le date delle elezioni, originariamente previste per lo scorso dicembre, dopo il fallimento, lo scorso venerdì, dell’ennesimo tentativo di conciliazione Venerdì scorso a Tobruk un bulldozer aveva cercato di entrare nel parlamento cirenaico. Leggi Anche 02/07/2022 Libia, preso d’assalto a Tobruk il Parlamento Nella Camera dei rappresentanti della città portuale si sono…
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Stipendi, elettricità e meno corruzione: la protesta dei gilet gialli, senza padroni nella Libia dei clan di Floriana Bulfon. (reuters). Giovani e lavoratori si organizzano sui social e scendono in piazza. Per loro tutti i politici sono colpevoli
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Ieri il premier di Tripoli, Abdulhamid Dbaibah, è tornato a ribadire la necessità del voto il prima possibile «Vogliamo elettricità, basta con i tagli, non ne possiamo più!», gridano le folle arrabbiate nelle piazze del Paese. A Tripoli minacciano gli edifici pubblici assieme ai ministeri e la sede della Noc, la compagnia petrolifera nazionale. Tutti i pozzi della Cirenaica sono chiusi e quelli della Tripolitania appaiono a rischio.
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Un bulldozer guidato da un manifestante ha divelto un cancello dell'edificio, rendendo più facile l'irruzione dei manifestanti all'interno del Parlamento.Questa manifestazione ha avuto luogo mentre il Paese è afflitto da diversi giorni da continue interruzioni di corrente e dal blocco di diverse installazioni petrolifere. "È assolutamente necessario - ha aggiunto - mantenere la calma, che la leadership libica dimostri responsabilità e che tutti esercitino moderazione" Tutti gli organi devono dimettersi…
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Una parte del palazzo è stata bruciata, e anche le auto della polizia sono state date alle fiamme. Cortei si sono svolti anche a Bayda, Misurata e Tripoli, davanti alla sede del governo di unità nazionale. Vogliamo l'elettricità!», hanno gridato i manifestanti a Tripoli, insieme ad altri canti in cui si chiedono elezioni Un assalto furioso, con un bulldozer che si è schiantato su una parte del cancello del complesso, e ha reso più facile l'irruzione all'interno.
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Assaltato il Parlamento di Tobruk, centinaia in strada a Tripoli, Bengasi e Misurata per chiedere elezioni politiche e presidenziali e priorità all'economia. Ma i due primi ministri, Abdulhamid Dabaiba e Fathi Bashagha, non fanno passi indietro
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Un gruppo di manifestanti ha assaltato e dato fuoco alla sede distaccata del ministero delle Finanze di Sebah, a Misurata i cittadini hanno assaltato la sede del consiglio Municipale, a Tripoli i gruppi armati fedeli al governo hanno sciolto le manifestazioni colpendo la gente con colpi di arma da fuoco, a Sirte invece la gente è scesa in piazza con le bandiere verdi, quelle gheddafiane
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Il premier Dbeibah: “Subito al voto” Paura per i prezzi in Europa per i blocchi ai pozzi di petrolio di Floriana Bulfon. Immagini del parlamento di Tubrouk nell'est del paese, dopo l'incendio appiccato durante le proteste (afp). La rabbia scatenata dalla mancanza di elettricità. Libia, rivolte dei gilet gialli sull'energia.
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Devastati palazzi istituzionali anche a Misurata e a Sebha mentre a Tripoli i cortei sono stati respinti dalle milizie, che hanno sparato in alto Venerdì sera in quasi tutte le città della Libia è scoppiata la rivolta: i manifestanti protestano per l'aumento delle tariffe. La folla ha appiccato il fuoco agli archivi e le fiamme si sono estese a tutti gli uffici: il filmato girato sabato mattina mostra i danni all'edificio.
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Un bulldozer guidato da un manifestante ha divelto un cancello dell'edificio, rendendo più facile l'irruzione dei manifestanti all'interno del Parlamento. Le proteste a Tobruk sono degenerate quando alcuni manifestanti hanno assaltato l'edificio del parlamento, dando fuoco a numerosi arredi e bruciando documenti ufficiali della camera. "È assolutamente necessario - ha aggiunto - mantenere la calma, che la leadership libica dimostri responsabilità e che tutti esercitino…
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Complicato per la popolazione libica credere che votare sia la soluzione ai loro problemi, che si cronicizzano e si aggravano settimana dopo settimana, per cui la rabbia è rivolta soprattutto contro la classe politica incapace di risposte e perfino di convergenze minime. Difficile pensare di rilanciare uno Stato, se non uno Stato vero e proprio neanche c’è. L’ondata di proteste causata dalla crisi economica e dalla paralisi politica attraversa…
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"Vogliamo avere la luce", hanno intonato i manifestanti Alcune auto degli agenti sono state date alle fiamme, mentre altri manifestanti, alcuni dei quali hanno sventolato bandiere verdi dell'ex regime di Muammar Gheddafi, hanno lanciato in aria i documenti raccolti dagli uffici.L'attacco ha avuto luogo sullo sfondo di un perdurante stallo politico fra le fazioni rivali di Tripoli e Bengasi, mentre il Paese è afflitto da diversi giorni da continue interruzioni di corrente e dal…
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Alcune auto degli agenti sono state date alle fiamme, mentre altri manifestanti, alcuni dei quali hanno sventolato bandiere verdi dell'ex regime di Muammar Gheddafi, hanno lanciato in aria i documenti raccolti dagli uffici Tobruck (Libia), 2 lug. I manifestanti, secondo quanto riferito dall'emitente Al-Arabiya, hanno dato fuoco a diversi armadi e arredi e hanno bruciato documenti ufficiali della Camera.
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(askanews) – Un gruppo di manifestanti ha attaccato l’edificio della Camera dei rappresentanti con sede a Tobruk, in Libia. Alcune auto degli agenti sono state date alle fiamme, mentre altri manifestanti, alcuni dei quali hanno sventolato bandiere verdi dell’ex regime di Muammar Gheddafi, hanno lanciato in aria i documenti raccolti dagli uffici Libia, il Parlamento di Tobruk dato alle fiamme nella notte.
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