E poco importa se i ceceni sono stati in passato i grandi nemici della Russia dì. Grazie alla presenza dei miei uomini al fianco degli alleati russi e ai combattenti di Lugansk la pressione si sta facendo sempre più imponente Americani ed europei vi accusano di crimini di guerra per il vostro ruolo in questa guerra. «Questo è totalmente falso non dovete neanche chiederlo. Sono stati gli americani a mettere i nostri popoli l'uno contro l'altro sfruttando il fanatismo di qualche piccolo gruppo wahabita.
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Fanno parte degli Azov tutte quelle persone che vogliono difendere il nostro Paese che è da anni in pericolo d’invasione”. Adesso la madre teme per la sorte del figlio, ha paura che il figlio venga torturato Esordisce così Lydia Vasylivna, 66 anni, madre di Svyatoslav Palamar detto “Kalyna“, il vicecomandante del battaglione Azov che ha lasciato per ultimo le acciaierie di Mariupol. E aggiunge che il figlio non è nazista, che “c’è un’idea sbagliata del…
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Comincia così il racconto di Lydia Vasylivna, 66 anni, madre del vicecomandante del battaglione Azov, Svyatoslav Palamar, detto Kalyna, ultimo a lasciare l’acciaieria di Mariupol. «Non sono nazisti». La testimonianza di Lydia Vasylivna si sposta poi sul battaglione Azov e sulla matrice nazista attribuita ai suoi combattenti. Fino a gennaio Kalyna viveva a Mariupol con sua moglie e suo figlio di cinque anni.
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Il ruolo del Battaglione Azov perché e quando il "presidente sarà costretto a lasciare". La donna racconta di averlo sentito l'ultima volta il 20 maggio: "Erano le undici di mattina. Battaglione Azov, Prokopenko nella Colonia 52. C’è un’idea sbagliata del battaglione Azov, frutto della propaganda russa: non sono nazisti, sono nazionalisti". Battaglione Azov Lei invece non sarebbe riuscita a dirgli molto: "Gli ho solo detto: 'Ti prego…
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Prima di rispondere alle nostre domande, Lydia Vasylivna, 66 anni, vuole farci sapere chi è Svyatoslav Palamar detto Kalyna, il suo ragazzo di 39 anni, vicecomandante del battaglione Azov, ultimo a lasciare le acciaierie di Mariupol. di Greta Privitera. Il racconto sul vicecomandante del battaglione Azov che ha lasciato per ultimo Mariupol: «Non lo sentivo da gennaio, poi il 20 maggio mi ha chiamata quando stava per uscire.
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“Mio figlio è buono, non è un nazista, difende la patria”. A parlare in un’intervista al Corriere della Sera è Lydia Vasylivna, 66 anni, madre del 39enne Svyatoslav Palamar, detto Kalyna, vicecomandante del battaglione Azov che per ultimo ha lasciato le acciaierie di Mariupol. Gli ho solo detto: ‘Ti prego, stai attento’ [.] Ora abbiamo molta paura che gli facciano del male”. A chi le domanda se il figlio sia nazista, la donna…
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Lui lo sa ed è probabile che non s’illuda troppo: è entrato nel Reggimento Azov fin da quando prese vita nel 2014. di Francesco Battistini. Il capo dell’Azov portato via con un veicolo blindato speciale perché, dicono i russi, «la gente di Mariupol voleva ucciderlo». Lo chiamano comandante (talvolta camerata) Rapanello, «redis», soprannome che già gli davano gli ultrà della Dynamo quando frequentava l’Olimpico di Kiev L’ultimo a mollare, dopo il suo vice Sviatoslav «Kalina» Palamar che…
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