Rangnick è rimasto soddisfatto di quanto visto: “Ha fatto una buona partita ed ha fatto vedere le cose che mi aspetto da lui ed il motivo per cui ho deciso di farlo partire dall’inizio”, ha detto il manager ad MUTV Un pareggio subito in rimonta, quello del Manchester United contro l’Aston Villa. Dopo essere arrivata sul 2-0, la squadra di Ralf Rangnick si è fatta riprendere sul 2-2, vanificando il vantaggio.
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Rangnick: “Soddisfatto di Elanga…"
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Dimensioni testo Piccolo. Normale. Grande. Enrico Letta in un’intervista televisiva non si è accontentato di dire che per il Quirinale bisogna individuare “un candidato con le caratteristiche di Mattarella”. Ha aggiunto che “il massimo” sarebbe se fosse proprio l’attuale presidente della Repubblica a succedere a se stesso. Secondariamente, evita che al sommo Colle vada, non dico un uomo scelto dal centrodestra, ma lo stesso Draghi, il quale, al contrario di Mattarella, non viene dalle file di nessun partito…
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Terzo: prendiamo alla lettera le parole di Draghi, senza fare il processo alle sue intenzioni. Corollario evidente, quasi una tautologia: si sgomberi il tavolo dalla più controindicata delle candidature, rispetto alla suddetta esigenza unitaria, quella di Berlusconi. Da ultimo: perché non confidare che, una tantum, dai partiti possa sortire uno scatto di creatività e di responsabilità collettiva dal quale tutti trarrebbero beneficio anziché il solito, generale discredito? Una personalità…
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È da quest’ultimo che bisogna partire per provare a capire cosa sta succedendo in questi giorni. Mentre i suoi fedelissimi lavorano per recuperare i voti che mancano sulla carta, lui è impegnato senza sosta per convincere Salvini e Meloni. Letta si è esposto su Berlusconi, trincerandosi dietro la necessità del "nome condiviso", Conte deve prima capire fino a che punto controlla i suoi Grandi Elettori.
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se ne uscì quasi perorando un governo dei militari qualora i partiti non avessero dato a Mario Draghi l'appoggio necessario. E cioè il fatto che proprio la concreta eventualità di farcela potrebbe far cambiare idea a Mattarella. DETERIORAMENTO. Sicuramente anche al Presidente sarà parso che Sorgi ancora una volta l'ha sparata grossa Lo fa sotto la forma di monito a Silvio Berlusconi, la cui candidatura, dice, cresce di giorno in giorno…
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Ma forse non è proprio così pensano dalle parti di palazzo Chigi, dove si fa largo un prudente ottimismo. Il centrodestra lo prega di sciogliere la riserva. All'apparenza è il giorno di Silvio Berlusconi. Non si è mai visto uno schieramento chiedere al proprio candidato alla presidenza della Repubblica di esibire i numeri necessari all'elezione È un vincolo.
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Senza più senso del limite, la superbia porta a volare troppo in alto e a cadere giù senza quasi accorgersene. Eh si, alla fine Berlusconi ha deciso di fare il Berlusconi nonostante l’occasione concretissima di rappresentare finalmente una figura unificante per tutto il Paese in nome di una destra davvero liberale, davvero europea, davvero responsabile. Perché un’azione politica che non ha nessuno scopo se non il successo personale è un’azione senza senso, senza direzione, senza nulla.
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