Sono serviti in qualche caso a cristallizzare una situazione, senza muovere nemmeno una pedina per non creare contraccolpi politici, ma si sono rivelati un rimedio di breve respiro. Nella storia repubblicana i governi "fotocopia", cioè identici al precedente, non hanno mai avuto fortuna. Nel caso in cui Draghi fosse eletto al Quirinale, l'ipotesi del governo "fotocopia" servirebbe a soddisfare, almeno sulla carta, un paio di esigenze
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Il nodo irrisolto del governo - la…"
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Quanto al nome di Andrea Riccardi, fa parte delle mosse tattiche che caratterizzano la partita del Colle, si spiega 23 gennaio 2022 a. a. a. Roma, 23 gen. (Adnkronos) - "La candidatura di Draghi resta in campo, diciamo che al momento è sullo sfondo. Saranno le prossime giornate a dire se quei 'passaggi politici' scioglieranno positivamente o meno il nodo su Draghi. Il no a Pier Ferdinando Casini da parte di Matteo Salvini interroga i dem e viene letto da alcuni come un passo verso…
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Nei prossimi giorni dobbiamo mettere in campo tutta l'iniziativa politica per arrivare al profilo di una personalità super partes. Dobbiamo essere degni". Dobbiamo essere all'altezza. Quindi si rivolge ai grandi elettori Pd: "Dobbiamo fidarci tra di noi, parlarci con sincerità, abbiamo un compito e una responsabilità enormi. Poi Letta parla del fronte comune con i 5 Stelle e Leu: "Con i 5 stelle e Leu insieme possiamo essere incisivi
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Matteo Salvini stoppa Pierfedinando Casini, il candidato che sta piantando solide radici per il Quirinale nella sua coalizione: “Non farò il suo nome, non è una proposta di centrodestra” poiché eletto al Senato con i voti del Pd. In serata il leader leghista annuncia nelle prossime ore “una rosa di uomini e donne di altissimo profilo”, da due a quattro
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L’altro Matteo, viva la sincerità, spiega che prima di martedì sera non si concluderà niente ed “è tutta tattica”. E, al momento, pur avendo un consenso trasversale ha anche un trasversale dissenso, a partire da Meloni e pezzi di centrodestra. Morale della favola, tra un anno l’Italia rischia di non avere più Draghi e Mattarella Adesso anche Salvini, che era stato taciturno alla riunione del centrodestra di sabato, mette agli atti che “Draghi deve restare a palazzo Chigi…
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Bisogna evitare di 'perdere' Mario Draghi sia al Colle che a Palazzo Chigi Enrico Letta, segretario del Pd, a Che Tempo che fa si esprime così alla vigilia della giornata che segna l'inizio delle votazioni per l'elezione del presidente della Repubblica. Il nome del premier Mario Draghi rimane sullo sfondo. Sono rimasto abbastanza stupito nel vedere la dichiarazione ieri di Berlusconi, in cui ha detto no a Draghi presidente della Repubblica, che oggi Salvini ha confermato.
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Il primo, sul quale sembra scommettere il segretario, è quello di Pier Ferdinando Casini. Intanto, la candidatura forte della coalizione in cui spadroneggiano i grandi elettori leghisti, dicono fonti del Carroccio, resta quella di Elisabetta Casellati. C’è da lavorare, fanno sapere, sui parlamentari 5 Stelle che non seguono Conte. Mentre Casellati, raccontano dal Nazareno con preoccupazione, avrebbe il favore di Matteo Renzi, il quale…
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Dopo l'incontro con Salvini si capirà se l'auspicio di Letta sia destinato a restare tale o meno E conclude: "Conto di arrivare nell'arco di due giorni a quella intesa che tutti vogliamo nell'interesse del paese e all'altezza del settennato di Mattarella". Sono rimasto abbastanza stupito nel vedere la dichiarazione ieri di Berlusconi in cui ha detto no a Draghi presidente della Repubblica che oggi Salvini ha confermato.
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Mentre Tommaso Labate ipotizza gli scenari politici da cui potrebbe uscire il nome del successore di Sergio Mattarella al Quirinale. Sui numeri per scalare il Colle, secondo uno dei suoi più stretti collaboratori, è stato vittima di una «contabilità velleitaria». «Guardi, io non l’ho letto, ma per me è chiaro che da arcivescovo Ratzinger non abbia deliberatamente fatto qualcosa di male» Il sogno proibito dei…
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