advertisement. Le risorse. Vista l’entità degli interventi programmati, questi non saranno attivati contemporaneamente, ma saranno divisi in tre call. Le risorse complessive stanziate per il biennio ammontano a 1,38 miliardi di euro. Questi gli obiettivi di Digital Europe, il programma di finanziamento UE per favorire la trasformazione digitale dell’Unione Europea che può contare su un budget complessivo di 7 miliardi e mezzo di euro da spendere fino al 2027.
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Un po’ tutti i vettori di telefonia mobile devono fare i conti con un sistema introdotto da Apple per proteggere i dati sensibili e si chiama private relay. Non è chiaro come tutto questo finirà anche perché vedendola in questo modo il buono sembra essere la compagnia statunitense piuttosto che i vettori europei. In Europa sta succedendo qualcosa di bizzarro legato alla privacy degli utenti. Si parla da un lato di privacy degli utenti e dall’altro invece di libero mercato, una situazione appunto…
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Apple Private Relay: gli operatori europei contro il servizio. Era l’Agosto del 2021 quando T-Mobile, Orange, Vodafone e Telefonica hanno inviato una comunicazione alla Commissione Europea. Insieme hanno riferito che il Private Relay di Apple “avrà conseguenze significative in termini di minare la sovranità digitale europea. Alla compagnia potrebbe essere impedito di implementare Private Relay nel caso in cui fosse classificata come “gatekeeper digitale” ai sensi del Digital Markets Act della UE Per ora, pare che Apple non stia…
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Apple: ISP contro il Private Relay. . . . Forum Discuti sul forum. Precedente Cookie: in vigore le nuove regole. Successivo PA: presentato il piano strategico per il reskilling. 12/01/2022 Claudio Garau. Il Private Relay è una nuova funzionalità che permette agli utilizzatori degli iPhone di attivare un VPN (Virtual Private Network) con cui proteggere la propria navigazione tramite il dispositivo, tale feature si trova ancora in fase di sperimentazione e gli sviluppatori della Casa di Cupertino hanno deciso di integrarla nella versione Beta di…
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I principali operatori europei contro iCloud Private Relay, il servizio cloud di Apple, si sono rivolte direttamente a Bruxelles per bloccare il servizio che secondo l’accusa rappresenta una minaccia alla sovranità digitale della Ue. Anche l’operatore britannico TalkTalk ha affermato che iCloud Private Relay “renderebbe più difficile bloccare i contenuti pericolosi”. Secondo le telco, sarebbe inoltre impedita la concorrenza con Apple nel campo della sicurezza, del controllo…
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Nella lettera aperta gli operatori di telefonia europei dichiarano che iCloud Private Relay impedisce a reti e server di accedere a «dati e metadati di rete vitali». Non solo: sempre secondo gli operatori europei iCloud Private Relay influenzerà anche «la capacità dell’operatore di gestire in modo efficiente le reti di telecomunicazioni». Servizi e app che offrono connessioni VPN esistono da anni, per questa ragione non risulta chiara la ragione per cui ora gli operatori si oppongono a iCloud Private Relay che offre…
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Sfruttando Private Relay, gli utenti di iPhone e iPad che utilizzano Safari sono in grado di “sfuggire” alle aziende di terze parti interessate a determinare le loro abitudini di navigazione. Tra le nuove funzionalità di iCloud troviamo Private Relay, un servizio di tutela della privacy su internet dal funzionamento simile a quello di una VPN già disponibile in beta opt-in su iOS 15. Non solo: tale funzione influenzerà anche “la capacità dei singoli carrier di gestire in modo…
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A partire dalla beta di iOS 15, infatti, è prevista una funzione denominata “Relay Privato” che attiva di fatto una VPN nativa sugli iPhone, rendendo anonima e protetta la navigazione. I provider mobile europei si sono schierati congiuntamente contro una nuova funzione che Apple intende portare sugli smartphone dei propri clienti. Una presa di posizione forte e immediata, insomma, che vede i carrier fare fronte comune contro il gruppo guidato da Tim Cook
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Nella lettera si parla di come il relay privato tagli fuori gli operatori, impedendo loro di accedere a "metadata e informazioni di rete di vitale importanza", di come la funzione avrà "conseguenze importanti nel minare la sovranità digitale europea" e di come avrà un impatto "sulle capacità degli operatori nel gestire efficientemente le reti di telecomunicazioni". E forse proprio questa estrema semplicità nel crittografare il traffico dati non sta andando a genio agli operatori…
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